03/01/09

Code davanti ai negozi....

Incredibile. tutti gli anni la stessa storia: ma è mai possibile che appena incomincino i saldi noi Italiani, o almeno una fetta, ci dobbiamo accalcare davanti ai negozi per accapparrarci prodotti che per lo più risultano inutili al fine del loro utilizzo?!Ho visto scene ridicole stasera ai vari Tg di persone in trance da acquisto che sbavavano per questo o quello sconto, che si accalcavano di fronte a vetrine che ingannevolmente, il più delle volte, sfoggiavano cartellini con i più svariati tipi di sconto!
Ma che cazzo avrete da comprare, non vi bastano le porcherie che durante l'anno vi mettete in casa? Perchè spendere ancora soldi per una banale forma di devianza psicologica. Si perchè non mi vorrete far credere che gran parte della merce che viene acquistata in questi periodi è realmente indispensabile? Non mi vorrete far credere che se non si compra ora si corre il rischio di rimanere in mutande domani per mancanza di vestiti, o si girerà scalzi perchè avete consumato le suole delle vostre scarpe?
Suvvia!! Allora hanno ragione gli eterni ottimisti a dire che non c'è alcuna crisi e che i soldi da sputtanare ancora abbondano! Si perchè invece di andare alla ricerca di "affari" ognuno di noi se ne stesse in casa o in giro per le piazze senza entrare in alcun negozio, se la maggior parte di noi tenesse i soldi al caldo e non elargisse nulla ai negozianti, allora sì che chi ci governa si renderebbe conto che c'è qualcosa che non va più!
E' inutile lamentarsi che le cose non vanno bene, che si fatica a raggiungere la quarta o addirittura la terza settimana e poi, come mandrie di bufali assetati, si prendono d'assalto i negozi non appena compaiono gli specchietti per le allodole dei saldi!
Vogliamo essere ascoltati di più dall'alto? Austerità, blocco dei consumi (escludendo ovviamente quelli per il normale sostentamento...), riduzione al minimo indispensabile delle spese, in modo che rallenti tutto e si dia una scossa a chi si ingrassa dietro ai nostri consumi e a chi specula sul fatto che in Italia in fondo in fondo le cose vanno bene!
Pessimismo cazzo, pessimismo e fastidio, come dicevano due comici tempo fa! E vaffanculo a chi predica di non ridurre i consumi per fare il bene al Paese,....si, il bene al paese, il bene alle sue cazzo di televisioni, che se la pubblicità rende meno per il diminuire dei consumi, anche il suo guadagno viene a diminuire!
Per non parlare delle lobbie basate sul consumismo che vengono rappresentate più o meno massonicamente da questo governo! Se non predicassero di spendere e spandere scontenterebbero la loro fonte principale di voti...MERDE!
E noi poveri cristi, belli belli diligenti, in fila a fare gli acquisti post natalizi apettando (e magari sperando, chissà....) che una qualche telecamera di un qualsiasi Tg di regime ci venga a inquadrare per poter dire "ciao mamma, guarda come spendo!".
Mi viene il vomito....
Provate ad immaginare la catena di conseguenze che si verrebbero a creare se tutti i consumi rallentassero bruscamente: i negozianti si troverebbero senza grandi incassi (ovviamente non godo per questo!), l'erario comunque i suoi fardelli li vorrebbe riscuotere, e via, tutti in piazza (alla faccia degli studi di settore che prevedono questo o quel fatturato!). Le fabbriche produrrebbero molto meno di adesso, diminuirebbe il lavoro, le famiglie si troverebbero senza più soldi per i vari muti, finanziamenti per le automobili e così via...E poi? Scenari apocalittici? Forse, ma forse anche finalmente aggregazione di un sempre maggior numero di persone che si troverebbe sulla stessa barca, con gli stessi gravissimi problemi, e sparirebbero molte differenze, quelle differenze che oggi come oggi lacerano sempre più profondamente il nostro tessuto sociale!
Le politiche economiche perseguite dai governi oggi fanno si che il divario tra benestanti e meno abbienti aumenti di giorno in giorno, chi ha sta sempre meglio, e chi non ha non solo ha sempre meno, ma ha anche sempre meno possibilità di migliorare la condizione sua! E questo vuol dire FALLIMENTO delle politiche!
Allora dico solo una cosa: se quelli che stanno bene appaiono per la maggior parte davanti agli schermi della informazione lasciando la maggioranza che arranca nell'ombra, senza voce in capitolo, mi dite come facciamo a risollevare le sorti di chi non riesce a vivere dignitosamente? Se quelli che fotografano le situazioni peggiori e più degradate (vedi trasmissioni quali Annozero
, o i servizi del giornalista
Riccardo Iacona, ecc ecc) vengono accusati di esagerare, di mentire (loro...) o di iniettare pessimismo nel sangue del nostro Paese, mi dite come possono cambiare e migliorare le cose? Come?
Per questi motivi immagino scenari terribili o consenguenze estreme, non certo perchè io auguri a tutti di finire in miseria, non vorrei mai vedere il nostro Bel Paese fare la fine che altri Stati come Argentina o Islanda hanno fatto o stanno per fare. Abbiamo enormi potenziali umani, ma se non ci viene data la possibilità di sfruttarli perchè i benefici di questo non andrebbero solo ad una ristretta cerchia di lobbisti, ma atutto il paese, se non si da voce a tutti e non si pareggiano un po' le differenze che sempre più si vanno a creare, beh allora credo sia meglio azzerare tutto, cacciare via chi fino ad ora si è ingrassato alle nostre spalle e ricominciare tutto da capo.

2 commenti:

Davide Ricci ha detto...

Mio caro...pecchi di giovanile esuberanza...non comprendo l'interesse a creare aggregazione intorno alla catastrofe economica...forse sono pigro, non ho voglia di peggiorare la mia condizione esistenziale, anzi vorrei migliorarla, e questo muove i miei passi attraverso il mio tempo...ma davvero credi che centinaia di migliaia di persone affamate, senza lavoro, senza la minima protezione sociale, potrebbero creare un nuovo ordine mondiale improntato alla giustizia, alla moralità? a me pare mitologia, pura e semplice. A te interessa distruggere, e questi scenari cupi e apocalittici che dipingi catartici e forieri del nuovo ingenerebbero solo l'odio vuoto dell'uomo disperato, senza prospettive, l'odio del terrorista. A me non interessa. Esistono gli strumenti, creati proprio partendo dalle crepe che il nostro tempo, esasperatamente ingiusto ed insensato, non può non lasciare, per migliorare il sistema capitalistico. Invece di sperare, lasciatelo dire, fanciullescamente, nella forza catartica della violenza, meglio sarebbe concentrarsi sulle proprie forze, acquisire la capacità di leggere il tempo che vivi, e cercare di deviarlo, se è il caso...partendo da sè stessi, dal proprio piccolo mondo. Ricorda che i mostri del presente, i poteri occulti, i teatrini dell'orrore sparsi nel pianeta, non sono stati sputati sulla terra da entità aliene o divine. Sono il prodotto puro e semplice degli stili di vita e di pensiero dei nostri padri e delle nostre madri. Ed io non voglio crearne altri per i miei figli.

A presto...

Davide

filippo gatti ha detto...

Non credo che un procedimento "democratico" verso il miglioramento delle nostre condizioni sociali, più che economiche, sia possibile. Credo che l'ottusità e la cattiveria dell'uomo, o meglio di talune categorie di uomini, quelle che banalmente le identifichiamo come coloro che dettano le regole nel mondo, si sia spinta a tali livelli che non sia più possibile il dialogo tra le persone. Occorre un forte e violento trauma a tutti i livelli del tessuto sociale, la ragione o il metodo darebbe adito a chi è nato per "fottere" il prossimo di riorganizzarsi e continuare a instaurare le proprie regole e le buone intenzioni che per natura esistono, e non lo nego, in noi umani si infrangerebbero sugli scogli dell'egoismo. Vedi, in natura quando un ecosistema si satura o non riesce più a rigenerarsi, ancestrali regole scritte da nessuno fanno si che tutto subisca un enorme rimescolamento degli elementi in gioco, distruggendo, se necessario, tutto quello che in migliaia di anni si era costruito. Nella savana per una qualche ragione si creano enormi incendi che ardono, almeno apparentemente, tutte le forme di vita esistenti sul terreno. In mare giganteschi energie si scateneno annientando anche la vita dei suoi più esperti abitanti. Ma dopo tali "catastrofi", nei tempi che solo la natura detta, la VITA riparte, si ricreano gli habitat ideali e tutto è più pulito, più genuino di prima e pronto a far nuovamente esplodere la vita più bella in tutto il suo splendore!
Ecco, io credo che l'organizzazione umana sia arrivata ad un tale attorcigliamento su se stessa che non ci possa essere altra via d'uscita che una catastrofe, e sono altresì sicuro, che in ognuno di noi, una volta che avremo perso gran parte dei "benefici" del progresso guadagnati nel corso degli ultimi 2 secoli (scarsi...), torneranno fuori i migliori istinti di altruismo e umanità e di difesa del simile che sono andati persi in questi ultimi anni.
Ci hanno sporcato l'animo come un programma zeppo di virus inquina un computer a tal punto che le basilari regole di buon vivere tra individui sono state fatte passare come ostacoli al raggiungimento di un ipotetico successo individuale.
Ci hanno fatto dimenticare di chi in realtà siamo noi stessi.
Se poi, in questi anni, dovesse esserci una tendenza alla risoluzione dei problemi che non implichi affatto il prezzo del trauma o della distruzione, beh....allora sarò il primo ad esultare e piangere di vera gioia per questo cambiamento!!!Non spero affatto in qualcosa di dolorso in nome del cambiamento, non crederei nella Democrazia se così fosse; sbrodolerei nel vedere le persone( quelle famose che dettano le regole...) che attorno ad un tavolo mettono per prima cosa nel loro ordine del giorno soluzioni che tengano in conto in primis il benessere di tutti gli abitanti della terra, che dessero voce e spazio ai disperati del mondo e che ritenessero la dignità umana prioritaria di fronte a questioni come le religioni, l'economia e le politiche.
Se così non fosse non riporrei tanta fiducia nella persona di Obama, non mi emozionerei tanto quando mi imbatto in realtà che dimostrano di funzionare anche se non usufruiscono delle regole più comunemente diffuse.
Non sono un sadico che gode e spera nelle catastrofi, sono forse come un bambino che di fronte all'indefferenza dei grandi nei suoi confronti, rompe un vaso per far capire le sue esigenze.
Ho immensa fiducia nell'istinto dell'uomo, molto meno nella sua ragione.....

 

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