04/08/10

Duri come il marmo!!

Notizia di qualche giorno fa, e ancora di oggi (Repubblica), che la FIAT nel mese di Luglio ha subito un drastico calo delle vendite, e più in generale tutto il mercato dell'auto Europeo e tutte le marche hanno subito discese verticali degli indici. Ovviamente la stampa preoccupata grida al pericolo dei posti di lavoro a rischio, gli esperti del settore subito si arrovellano la mente sui modi di intervenire per migliorare la situazione, senza però mai centrare il problema.
Come dice Grillo in molti dei suoi interventi sul web ma anche nelle rare apparizioni in tv, l'automobile così come è intesa oggi è MORTA! Non ha più senso che la gente continui ad acquistare le auto a queste condizioni e a questi prezzi! Non ha caso in Francia tutte le marche principali sono in forte calo di vendite, tranne la Dacia, costola economica dell'impero Renault, che fa segnare un +40%!!!! Questo perchè, a mio avviso, si vuole ancora vendere un prodotto vecchio di cento anni, con concetti costruttivi risalenti all'inizio del secolo scorso, magari arricchiti di elettronica e abbelliti da vari gadget più o meno inutili. I motori sono ancora a combustione interna, per funzionare debbono bruciare petrolio, quindi fossili, che creano, per quanto ridotte dallo sviluppo tecnologico, CO2. Tutto questo a prezzi esorbitanti e cosa ancor più grave, le auto sono malate di una cronica perdita di valore dal momento in cui addirittura esce dalla concessionaria (-20% solo per averla acquistata) .
Non è più possibile al giorno d'oggi, con la crisi ambientale e la crisi economica in atto, sostenere un mercato così vasto che si regge sul fatto che secondo le statistiche degli economisti un'auto dovrebbe essere sostituita ogni 5-8 anni, con un grande valore economico in acquisto e una caduta verticale col passare del tempo. Non ci sono più soldi sufficienti che giustifichino un investimento così improduttivo e pessimo!!
E' necessario che si punti su innovazione tecnologica atta a ridurre i costi d'acquisto e l'impatto ambientale : auto elettriche, a idrogeno, solari, qualsiasi cosa purchè non ci sia più il concetto della combustione interna, non si deve più usare un carburante altresì costoso come facciamo oggi. E i prezzi debbono diminuire, per rendere appetibili le auto ecologiche, si deve andare nella direzione del noleggio a lungo termine, e anche questo deve essere vantaggioso rispetto alla classica proprietà. L'auto non perderà mai l'icona di liberà che assunto nei decenni, sarà probabilmente insostituibile, ma deve subire un enorme cambiamento concettuale : deve diventare strumento, non fardello economico-ambientale per le famiglie come lo è adesso.Come si usa un cellulare, un vestito, o un computer, così dovrà diventare l'auto, versatile e veloce nel passar di mano senza condizionare l'esistenza di chi ne usufruisce. Solo così avrà una speranza di sopravvivere ai forti cambiamenti che il mondo sta vivendo e vivrà in futuro, e prima se ne renderanno conto i vari Marchionne e i vari Stati che continuano a drogare i mercati con incentivi fasulli, prima si salveranno milioni di posti di lavoro grazie alla riconversione degli ormai obsoleti stabilimenti industriali.

Il Movimento 5 stelle scende in campo Con Internet i cittadini leader di loro stessi


I candidati scelti online. Chiunque potrà loggarsi sul sito e partecipare alla creazione del programma. Ricorda Move on il movimento della vittoria di Obama
Da Internet, alle piazze, alla res publica. Dal blog di Beppe Grillo arriva una notizia che è destinata a sparigliare i giochi di palazzo. Il Movimento 5 stelle ha deciso di presentarsi alle prossime elezioni politiche, “che siano ora o nel 2013”, e alle comunali del 2011.

Il comunicato politico n°34 parla chiaro: “La scelta dei candidati sarà fatta online attraverso il portale dagli iscritti, che sta arrivando”. A tale riguardo Beppe Grillo, al 
fattoquotidiano.it dice che la piattaforma telematica “sarà un social network nazionale dove chiunque potrà loggarsi inserendo i propri dati e partecipare alla creazione del programma”. Il fondatore del Movimento 5 stelle assicura: “Non ci sarà niente di fisso e si discuterà su tutto, compresa la lista di nomi da candidare al Parlamento e ai consigli comunali.”

Un click un voto. Secondo Grillo è la Rete la vera forza del loro movimento, grazie a Internet i cittadini saranno finalmente leader di loro stessi. Con una regola, però: “Uno conta uno”. Nelle discussioni che andranno a formare il programma e l’elenco dei candidati vige infatti la regola della pari dignità fra tutti: “Da
 Jeremy Rifkin all’elettricista di Poggibonsi che, nel caso non fosse d’accordo con quello che scrive, potrà tranquillamente scrivere ‘Rifkin. Che cazzo stai dicendo?’. Una testa un voto.” Poi, una volta fatte le elezioni, il compito dei grillini eletti sarà quello di fare entrare la Rete nelle stanze dei bottoni, “aprendo il Parlamento a milioni di persone” e facendo sì che il popolo di Internet controlli sia il Palazzo, sia gli stessi rappresentanti che ha contribuito a fare eleggere. “La rete ti tiene d’occhio – continua Grillo – Se non pubblichi niente per tre giorni e non rendi conto al movimento del lavoro che stai facendo, la gente potrà chiederti ‘che cazzo stai facendo?’”.

Nell’attesa di vedere il peso elettorale del Movimento 5 stelle, il comunicato postato sul blog di Grillo interviene anche sulla situazione politica attuale. A partire dall’apertura verso un possibile governo di transizione. Il comunicato recita: “Andare ora alle elezioni e’ pura follia, chi le vuole non ha chiaro tre cose: la prima è che il Paese è in pre-default e non può permettersi un periodo di stallo elettorale di sei mesi senza saltare per aria, la seconda è che l’attuale legge elettorale è una presa per il culo del cittadino (…). La terza è che Berlusconi vincerebbe di nuovo grazie al controllo totale delle televisioni e all’evanescenza dell’opposizione del Pd meno elle”. Semaforo verde al governo tecnico, ma a tre condizioni: che l’esecutivo faccia una norma sul conflitto d’interessi “per eliminare alla radice il problema Berlusconi”; che intraprenda una seria azione di ridimensionamento del debito pubblico “che sta esplodendo nel silenzio generale”; e infine che riscriva daccapo la legge elettorale “per ridare la scelta del candidato agli elettori”.

Comunque vada a finire, secondo i militanti a Cinque stelle, i partiti attuali appartengono all’album dei ricordi e gli unici che ancora non lo sanno sono loro stessi e chi gli dà voce. I giornalisti che si ostinano a fare “interviste a degli ectoplasmi e a cadaveri estratti dai sarcofaghi come Rutelli. Il Movimento 5 stelle – continua il comunicato – non compare in quella che questi sorci dell’informazione chiamano ‘agenda politica’. Ma esiste, ha raccolto mezzo milione di voti in cinque regioni, autofinanziandosi”.

Politica, soldi, Internet e partecipazione dal basso. Impossibile non pensare a 
MoveOn, il movimento simbolo della vittoria di Barack Obama alle elezioni presidenziali americane del 4 novembre 2008. Durante la campagna elettorale l’organizzazione era riuscita a mettere in campo una forza di quasi un milione di volontari raccogliendo 88 milioni di dollari. La chiave del successo di MoveOn è il territorio e il rapporto diretto con le persone mediato solo da Internet. Grillo lo sa bene ed è per questo che, primo in Italia, ha creato i meetup, un altro strumento di lotta politica che viene dall’America e che ha molto a che fare con la rete. I meetup sono dei siti Internet che permettono la discussione e la condivisione di temi di interessi comuni, con un forte legame col territorio e con l’azione politica.

“Quando è venuto a trovarci 
Howard Dean, il politico americano che durante le primarie democratiche del 2003-2004 ha usato con maggior successo questo strumento – continua Grillo – ci ha fatto i complimenti perché i nostri meetup erano migliori di quelli degli Stati Uniti, perché noi abbiamo sviluppato dibattito e realizzato azione politica. E noi siamo solo in centomila”.
Peccato che, come
 ilfattoquotidiano.it ha scritto, l’Italia non sia un “paese per Internet”. Grillo ne è cosciente, ma nonostante la maggioranza di governo cerchi di contrastare la libera circolazione delle idee nel web con una serie di leggi, “bloccare la rete non è più possibile”.

“Il mondo va avanti a una velocità pazzesca – conclude il comico genovese – e questi camminano ancora con la diligenza. Sono morti”.
In attesa di vedere come andranno a finire le “primarie telematiche” del Movimento 5 stelle e aspettando di capire se e come Internet riuscirà a contaminare la politica con i suoi ideali di libertà e condivisione, il motto dei grillini rimane sempre lo stesso. “Loro non si arrenderanno mai, ma gli conviene? Noi neppure”.

Leggi contro la libertà su Internet.

Cricca 1, cricca 2 o cricca3 ???

E' u po' che non bazzico da queste parti, e questo fatto va di pari passo col fatto che è un bel po' che in Italia non succede nulla : il solito eterno e cronico immobilismo che ci contraddistingue. Un bel marchio di fabbrica.
Sennonchè, finalmente, nelle ultime settimane qualcosa sembra rompere il muro di omertà d'efficienza che incapsula il nostro Bel Paese, si sta muovendo il panorama politico Nazionale : Fini ha finalmente rotto i ponti con Berlusconi. O meglio, il B. nazionale ha mandato a quel paese il gruppo di "secessionisti" Finiani perchè stufo delle interperanze e dei " non ci va bene" di questo gruppetto di rivoltosi. E tutti sappiamo come il trombatore mascherato di Arcore sia allergico alle opinioni diverse dalle sue.
Dicevo dunque che il PDL sembra essersi definitivamente diviso creando all'interno della sua pancia una maggioranza e una minoranza. Vedremo dove porterà questa scissione, se ci sarà una caduta del Governo o se si andrà avanti a stento per altro tempo. Ma non è questo il nocciolo della questione che volevo mettere a fuoco.
La cosa che mi preme sapere è quale nuova eventuale lobbie ( o cricca, visto che va di moda chiamarla così oggi) andrà in scena nel caso in cui, FINALMENTE, il Berlusconismo dovesse realmente essere arrivato al capolinea.
17 anni dominati dal suo faccione sono trascorsi, da quel '93/ '94 in cui Silvio decise di scendere in campo per il bene del Paese. Prima di lui ci furono circa 40 anni di Democrazia Cristiana alternata a brevi comparse del partito Socialista Craxiano, e sempre sotto l'ombra del più forte partito Comunista d'Occidente, che dettarono leggi e fecero il male dell'Italia, creandole il più grande e inestinguibile debito pubblico tra i Paesi industrializzati. Prima ancora ci fu il mitico Ventennio Fascista, e sappiamo tutti come andò....Se non è una cricca una dittatura...
Insomma, dalle nostre parti si sono alternate varie congregazioni di farabutti che, con la scusa di dover amministrare la Nazione, e con lo scudo delle elezioni. hanno fatto sempre e solo i porci comodi loro e della ristretta cerchia di affiliati. Nel caso del Duce chi ci guadagnò furono gli stretti collaboratori e in generale chi mostrava il saluto romano più bello, nel caso della prima Repubblica, se così vogliamo chiamarla, tutti i vari politicanti da strapazzo più bravi a leccare culi o a fare favori perchè quel partito restasse al potere hanno tratto enormi vantaggi economici . gli anni in cui la politica da missione sociale quale dovrebbe essere si è tramutata in mestiere dove arricchirsi senza far nulla per nessuno. L'ultima Cricchetta ha favorito invece dei politici gli imprenditori e i lecchini più vicini a Berlusconi, e anche qui l'interesse del paese è andato a farsi fottere : prima i loro di interessi e se questi qualche volta coincidevano con quelli della collettività ...tutto di guadagnato.Se sta bene il capo e se non ha beghe, stanno bene un po' tutti quelli sotto la sua sottana.
A questo punto mi chiedo, se dovesse scomparire questa terza specie di lobbie, la prossima che faccia avrà?? E di chi farà gli interessi?? Quale categoria sarà avvantaggiata?? In quali mani cadrà di nuovo il Paese?? E noi, continueremo a prenderlo sempre più dolcemente in quel posto?? Ai posteri, cioè a noi, l'ardua sentenza......
 

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