In più sul territorio hanno commesso l'errore di addormentarsi sugli allori guadagnati negli anni dal dopoguerra alla fine dei '90, perdendo il contatto con la gente di tutti i giorni, e il loro posto è stato preso dall'altro partito campione di vuoto pneumatico denominato Lega Nord. Bastava la buona volontà e la serietà dell'impegno per evitare i vent'anni più allo sbando e bui che l'Italia ha dovuto sopportare dal tempo del Ventennio.
Ma se da questa parte la sinistra deve reinventarsi e ricostruirsi un sentiero da percorrere lastricato semplicemente di IDEE, dall'altra parte il compito non è da meno: la destra deve ripulirsi dall'immagine populista, puttaniera, clientelare, illegale e arrivista che B. e soci le hanno appiccicato in questi anni. Il compito di FLI (sempre ammesso che non si tramuti da neo-movimento in bolla di sapone, vedremo....) sarà altrettanto arduo, perchè la destra non è lo schifo che ci hanno propinato negli ultimi tempi. Ne sono sicuro.
Fini e Bocchino dovranno sudare le proverbiali sette camice per ridare una bussola a quegli elettori disorientati e delusi da quello che si può definire essere stato un terremoto dell'identità di una parte politica, di un ideologia comunque storica e che sempre ha rappresentato in Europa l'altra metà dell'Emiciclo.
Imperdonabile, a mio avviso, la decisione di Fini due anni e mezzo fa di sciogliere AN per andare incontro chissà a cosa. Dovrà giustificarsi con un popolo di elettori giustamente incazzati e incapaci di darsi risposte. Ci potrebbe anche stare che l'ultimo atto politico della carriera di questo personaggio sia quello di tentare in extremis di raddrizzare la barca della destra Italiana, come ultimo sacrificio estremo per farsi perdonare 10 anni di buio mentale, per poi abdicare in favore del promettente Bocchino ( o forse un altro). Non mi stupirei se questi anni di contraddizioni personali e ideologiche (la legge Bossi-Fini la porcata su tutte le altre) avessero bruciato una possibile carriera politica brillante di questo personaggio.