Un incaponimento ottuso e goffo, che a mio modesto fa intendere una cosa: e cioè che l'enorme baraccone costruito in tanti anni di governo in maniera cervellotica da Berlusconi si regge su una fittissima rete di equilibri di potere e di dare per ricevere, uno scambio di favori tra parti che altrimenti non starebbero mai insieme in una coalizione (vedi Lega e AN, per esempio, o Lega e lo stesso Berlusconi). Ebbene tutta questa enorme montagna costruita si regge solo su una cosa: il potere mediatico e carismatico di Silvio, che si traduce in CONSENSO. Cioè voti. E i voti portano appunto potere (=soldi) da spartire poi tra i vari soggetti della grande rete di cui sopra. Se questo consenso però no dovesse essere a certi livelli, e quindi non permettere di sguazzare nella libertà d'azione, il giochino probabilmente si romperebbe, e tutta la torre di Babele crollerebbe in quanto vuota di contenuti ideologici e di programmi seri e innovativi.E per diminuzione di consenso non intendo un 30 o 40 % in meno, ma basterebbe anche un 4-7% rispetto alle passate consultazioni per far seriamente e irreparabilmente scricchiloare la tela tessuta dal buon Silvietto....
Non si spiegherebbe l'accanimento personale del Premier contro Santoro, Dipietro, in particolare, e tutte quelle trasmissioni che possono anche solo lontanamente far emergere realtà scottanti del nostro bel Paese, facendo rischiare di perdere voti. C'è una vera campagna anti-informazione, degna dell'Iran o di Cuba, e le ultime novità provenienti da Trani ne sono l'ennesima conferma! Temono giornalisti, trasmissioni televisive, personaggi "scomodi" che potrebbero rivelare fatti altrettanto scomodi, e tutto questo mi fa pensare che il Governo è sotto stress, è al limite, sa di non potersi concedere errori, sa forse, e lo spero, gli Italiani iniziano a non credere più alle fandonie dette in questi anni, temono che il carisma del neo-duce non attecchisca più come ai "bei tempi" del dopo Tangentopoli.
Sono alla frutta. La censura la fanno sempre meno di nascosto e sempre più in maniera sfacciata, e questo, anche se fastidioso e odioso, è buon segno: non hanno tempo per i riccioli, l'importante è coprire, sotterrare, non far vedere e non far conoscere. Non c'è più il tempo di fare i lavori non sporchi..... Perfino Corrado Augias, splendido esempio di rettitudine televisiva si è sbilanciato clamorosamente nel criticare aspramente l'ordine di non far passare più in Tv certe trasmissioni. E quando si scomodano certe figure.........
Non può piovere per sempre!