31/01/09

Io sto con Tonino.

La notizia che più mi infastidisce oggi è la denuncia da parte dell'unione della Camere penali, nella persona del suo presidente Oreste Dominioni, nei confronti di Antonio Di Pietro per le presunte offese al Capo dello Stato Giorgio Napolitano durante la manifestazione di mercoledì in Piazza Farnese a Roma. Sinceramente riguardando il video dell'intervento dell'ex magistrato, o meglio riascoltando il presunto pasaggio incriminato, non sento o non carpisco toni offensivi o addirittura di accusa esplicita di appartenenza mafiosa nei confronti della più alta carica del nostro Stato. Noto invece una semplice ma diretta critica al comportamento non proprio attivo del Presidente riguardo ad avvenimenti e legiferazioni recenti operate dal pseudo governo Berlusconi e che possono minare la Democrazia per i loro contenuti.
Sinceramente non si può far passare così in maniera indolore una porcata come il "Lodo Alfano", o il presunto strozzamento della possibilità di intercettare le telefonate di presunti delinquenti, o l'assordante silenzio che Napolitano ha avuto nei riguardi del caso De Magistris e del caos succeduto a quella vicenda tra le varie procure in ballo! Se ascoltiamo i pareri di vari personaggi più o meno informati sulle motivazioni di certi trasferimenti effettuati dalla Magistratura viene il dubbio che lo scopo di tutto sia stato quello di fermare certe indagini che potevano diventare pericolose per i poteri politici più forti presenti nel nostro belpaese e dei legami tra mafia e politica! E questo è gravissimo!
Ma per tornare al caso Di Pietro dicevo che non ha fatto altro che esprimere un parere che appartiene oltre che a lui anche ad una sempre più vasta schiera di opinione pubblica che inizia finalmente ad accorgersi che qualcosa di marcio c'è sotto a certe situazioni o dietro a certe manovre politiche. E una figura del calibro del capo dello Stato deve avere la forza e il coraggio di intervenire in maniera forte e più che diretta quando anche solo si ipotizzassaero violazioni della libertà e della democrazia. Invece non si è mai sentita alzare alcuna voce in questa direzione, forse gli 82 e passa anni del buon Giorgio si fanno sentire, ormai una persona a quell'età di battaglie ne ha gia fatte tante e forse le energie vengono giustamente a mancare....e forse è proprio la sua caratteristica anagrafica ad averlo favorito per la sua elezione, chi lo ha votato ormai due anni orsono (o forse di più?...) aveva gia in mente di...prenderlo per stanchezza e aveva gia calcolato di avere più spazi di manovre per i propri giochi più o meno sporchi...
Volevo anche dire, per testimoninza diretta di una mia conoscente quel giorno e in quella piazza, che lo striscione fatto rimuovere dalle forze dell'ordine non aveva nulla di sovversivo nel suo contenuto, nulla che potesse incitare a violenza o a insurrezione (MAGARI....) : era semplicememtne un'altra forma di critica educata e non gratutita ad una carica statale che non svolge appieno il suo mandato. Questo per me è da deplorare, il bavaglio che la polizia ha messo a quel gruppo di giovani che sventolavano una scritta è il fatto più grave della giornata che ovviamente i giornali e i Tg hanno fatto scivolare via come piccola notizia di contorno...
Sono tutti asserviti ad una mentalità umile e melmosa che non fa il bene della Democrazia, hanno tutti paura di qualcosa e l'unico che almeno per il momento non piega il capo, come dice lui stesso, è Tonino : speriamo non deluda mai tutti i giovani che lo ascoltano, perchè altrimenti sarebbe veramente l'ennesimo specchio di speranza che si frantumerebbe.

28/01/09

Peter Popham: Silvio vuole il potere e la gloria

Pubblicato lunedì 29 dicembre 2008 in Inghilterra

[The Independent]

Era un’osservazione buttata lì alla fine di una conferenza stampa ma risuona ancora nelle nostre orecchie: Silvio Berlusconi vuole trasformare la forma di governo dell’Italia in una repubblica presidenziale, come quella francese o americana.

Proposta tutto sommato innocua, si potrebbe pensare. Oggi la figura del presidente della repubblica italiana è per lo più cerimoniale. Nessuno potrebbe sostenere che il governo italiano sia il massimo dell’ efficacia. Un comandante in capo potrebbe risollevare le sorti del paese.

Il problema è che nessuno ha dubbi sul candidato preferito di Berlusconi per l’incarico: se stesso.

Da tempo è risaputo che Berlusconi vuole terminare la sua carriera come presidente ma si dava per scontato che si sarebbe accontentato di essere una figura rappresentativa.

La proposta del “presidenzialismo” (in italiano nel testo, N.d.T.) è stata immediatamente silurata sia dagli alleati sia dagli avversari. Ma ha confermato la paura che da 15 anni attanaglia molti italiani: l’uomo che chiamano “Il Cavaliere” non sarà soddisfatto se non con il potere dittatoriale.

E la scomoda verità è che è questa la direzione in cui si sta muovendo, anche senza mettere le mani sulla costituzione. I suoi alleati nella coalizione danno molti meno problemi rispetto all’ultima volta. Il motivo, dicono, è che sono tutti sul suo libro paga. Sono i vantaggi dell’essere un miliardario al potere.

Nel frattempo l’opposizione si trova nel caos più totale, con i politici di centrosinistra di tutto il paese sotto inchiesta per casi di presunta corruzione.

Poi, nel weekend, un improvviso raggio di speranza. Forse Berlusconi preferirebbe invece passare i suoi ultimi anni in un paradiso tropicale come Bettino Craxi, il suo ultimo mentore caduto in disgrazia.

Durante una riunone di giornalisti nel suo appartamento di Roma Berlusconi ha denunciato il debole degli investigatori italiani per le intercettazioni telefoniche. “Se certe mie conversazioni dovessero essere intercettate me ne andrò all’ estero. Era davvero serio?

Un piano “lunatico”

Se lo era, potrebbe spingersi oltre e diventare il primo politico sulla luna. Una compagnia italiana, Team Italia, è in gara per il premio di 30 milioni di dollari messo in palio da Google per la prima azienda privata che riuscirà a mandare sulla luna un veicolo esplorativo e a riportarlo sulla terra. Il turismo spaziale di lusso e alberghi orbitanti sono il passo successivo. Se il Presidente del Consiglio si offrisse volontario per salire a bordo farebbe un gran favore al suo paese.

La risposta zen alle catastrofi

Come comportarsi di fronte a una catastrofe? I monaci tibetani hanno un modo tutto loro. Il centro di meditazione di un importante monastero buddista vicino a Pisa è stato ridotto in cenere da un incendio in cui sono andati distrutti l’altare, testi e icone. Il lama Dagri Rinpoche ha detto semplicemente ai monaci: “Ogni grande monastero ha avuto grandi problemi”.

[Articolo originale di Peter Popham]

Berlusconi si considera troppo importante

Pubblicato mercoledì 14 gennaio 2009 in Spagna

[El Mundo]

Roma - Non si può dire che Silvio Berlusconi abbia cominciato con il piede giusto con Barak Obama. Prima se n’è uscito con quella che il nuovo presidente era giovane, bello e “abbronzato”, uno scherzo che non sembra aver ispirato molta simpatia e che gli è valso non poche critiche compresa l’accusa di razzismo. Però il Cavaliere, che difficilmente si scoraggia, è tornato alla carica.

Il primo ministro italiano il prossimo martedì non assisterà all’investitura di Barak Obama a nuovo presidente degli Stati Uniti. In realtà non è invitato alla cerimonia, come non lo è nessun capo di Governo straniero. Un dettaglio che in ogni caso Berlusconi ha evitato di dire, martedì scorso, quando un gruppo di giornalisti italiani gli ha chiesto alle porte del suo Palazzo a Roma se avrebbe partecipato alla cerimonia.

“Non sono stato all’investitura di Bush, per cui non andrò neanche a quella di Obama”, ha assicurato con spavalderia. E continuando in quello che sembrava un’altra delle sue irreprimibili burle, ha aggiunto sorridendo “E poi io sono un protagonista, non una comparsa”.

Sembra l’ultimo delirio di grandezza di un uomo che non ha esitato a paragonarsi a Napoleone o a Gesù Cristo. “Solo Napoleone ha fatto più cose di me”, se ne uscì a dire nel 2006, sottolineando in più che, a dispetto della sua altezza di 1,67 metri scarsi, è più alto dell’imperatore francese. “Sono il Gesù Cristo della politica, una vittima paziente e mi sacrifico per tutti”, ha detto in un’altra occasione.

[Articolo originale di Irene Hdez. Velasco]

15 anni di rabbia

Pubblicato martedì 27 gennaio 2009 in Germania

[Süddeutsche Zeitung]

Marco Travaglio è il più tenace osservatore di Silvio Berlusconi

Due ore dopo questa intervista Marco Travaglio salirà sul palco in una sala dell’ostello della gioventù di Monaco di Baviera. Circa 200 persone lo accoglieranno calorosamente, la maggior parte di queste sono italiani trasferitisi in Germania.

E Travaglio non li deluderà. Racconterà aneddoti per quasi due ore: sul Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, sul suo partito il Popolo delle Libertà e sul sistema politico italiano, secondo lui disastroso.

Farà ridere i suoi ascoltatori fino a farli piangere, e qualche volta riderà anche lui. Sembrerà una serata divertente, ma questo è il modo in cui Travaglio si batte contro Berlusconi. Si batte contro l’uomo che è capo del governo e imprenditore nel campo dei media, e un motivo di vergogna per l’Italia, come ritiene Travaglio.

Prima dello spettacolo è diverso. In un locale italiano nel quartiere di Haidhausen siede un uomo piccolo e magro con i suoi capelli grigi incontrollabili, e non si comporta affatto come un giullare. Racconta delle mancanze di Berlusconi come capo del governo su: corruzione, concussione, nepotismo, potere incontrollato dei media, così prosegue tra una pausa e l’altra. Il politico utilizza il suo potere mediatico per imporre ai giornalisti il modo in cui fare informazione. E utilizza il suo potere politico per tenersi fuori dai processi. Travaglio dice tutto questo già da tempo, da 15 anni, da quando Berlusconi è diventato per la prima volta Presidente del Consiglio.

Finalmente di nuovo delle interviste

Marco Travaglio è uno dei più famosi giornalisti d’inchiesta in Italia ed è uno dei pochi che si oppone al potere di Silvio Berlusconi. Il qurantaquattrenne scrive anche su testate minori, “che in realtà non potrebbero permetterselo”. La maggior parte delle volte scrive di Berlusconi. Prima delle ultime elezioni politiche nel 2008 ha pubblicato, insieme al giornalista Peter Gomez, un libro dove ha raggruppato meticolosamente i nomi dei politici italiani pregiudicati. Il risultato della ricerca è allo stesso tempo anche il titolo del libro: “Se li conosci li eviti”. Un libro del genere non c’era mai stato, ma non ha aiutato. Travaglio appare anche in televisione, e da poco è anche cabarettista e fa battute. Su Berlusconi. “A volte è faticoso” dice.

Ma finchè c’è Berlusconi non c’è un argomento più importante per lui. Occasionalmente Travaglio parla anche della sinistra italiana. Che è divisa e debole: “Se non ci fossero, Berlusconi li avrebbe inventati esattamente così”. E’ colpa della debolezza dell’opposizione se Berlusconi siede così sicuro sulla poltrona di Presidente del Consiglio. Ed è sempre colpa delle sinistra se a Travaglio tocca costantemente ribadire tutte queste cose.

Gli spettacoli di Travaglio girano per l’Italia, i suoi libri vendono bene. Dovrebbe essere quasi riconoscente a Berlusconi. “Se ad un certo punto lui se ne andrà, non ne sentirò la mancanza” dice. A quel punto scriverà di altre cose, in televisione parlerà d’altro. “Ma questo succederà solo quando Berlusconi sarà acqua passata”. Il fatto che negli ultimi 15 anni il potere di Berlusconi sia cresciuto lo ha reso stanco e con poca speranza. “Quando se ne sarà andato, io ci sarò ancora” dice Travaglio. Allora darà una grande festa. E la sua missione sarà conclusa.

Il giornalista non ha mai ottenuto un’intervista con Silvio Berlusconi. Non gli è mai stato permesso di fare domande durante una conferenza stampa. Che cosa chiederebbe, se potesse? Travaglio ci pensa su. Le azioni di Berlusconi parlano da sole, dice infine. “Non ci sono questioni da chiarire”.

[Articolo originale di Angelika Slavik]

Forza Peppino!!

L'argomento di cui parlerò brevemente è particolarmente delicato, quindi mi limiterò a esprimere semplicemente il mio pensiero a riguardo senza entrare in particolari specifici e tecnici per i quali sono assolutamente ignorante. L'argomento riguarda il cosiddetto "caso Englaro" e credo sappiamo tutti di cosa si tratti, perciò entro subito nel merito evitando un'ennesima stucchevole descrizione del fatto.
Ho dentro di me scolpita e radicatissima la convinzione che ognuno di noi sia libero di poter disporre liberamente e incondizionatamente della propria vita. Nel momento in cui tu in riferimento ad una decisione tua fai ricadere le conseguenze di quella scelta solo tu se stesso, sei totalmente libero di agire. Questo in condizioni di vita normali. Nella sciagurata ipotesi di ritrovarsi in condizioni di salute estremamente precarie e con la consapevolezza che la tua esistenza è gia stata quantificata in un certo periodo di tempo, e quindi irreversibile, la mia suddetta convinzione aumente in maniera esponenziale, divente ai miei occhi OVVIA e di DIRITTO.
Il caso di Emanuela vede la persona a lei più vicina, il padre, asserire che sua figlia quando era in condizione di intendere e volere avrebbe più volte sostenuto che se si sarebbe trovata in futuro in condizioni di vita simili a un vegetale avrebbe preferito cessare quella misera esistenza. Ora, appurato che ovviamente nessuno se non il padre era presente in quei momenti quando Eluana esprimeva quellevolontà, ma altresì appurato che non vedo altra assurda motivazione per cui un genitore debba ostinarsi a far cessare la vita ad una figlia lottando per così tanto tempo, qualcuno mi deve spiegare perchè in un Paese come il nostro sia così assurdo pretendere di far cessare un'inutile forma di sopravvivenzaqualora lo si desideri!
A questo punto è lampante come io sia visceralmente convinto dell'importanza di fare una legge al più presto per rendere lecito (non obbligatorio) il TESTAMENTO BIOLOGICO: se si fosse già istituito ora non saremmo qui a vedere come uno Stato fortemente GUIDATO in maniera subdola dal Vaticano (è qui il nocciolo!!) abbia la volontà e il potere di ostacolare e rendere ancora e sempre di più straziante una vicenda che già di suo è abbondantemente carica di sofferenza umana.
Non è ammissibile che se ci si dichiara laici, ed è nella Costituzione, si debba sottostare ai dictat della Chiesa che non solo è favorevole alla sofferenza umana in tutte le sue forme e la impone a tutti i suoi adepti in tutto il mondo attraverso i riti della Santa Messa tutte le domeniche o attrverso le varie encicliche che vengono emesse, ma addirittura la vuole imporre a chi non si sente affatto facente parte di quel credo!
Ben venga chi voglia sottostare ai vari dettami spesso autolesionisti e ingiustificati, ma per favore state lontani dalla laicità dello Stato, non imponete a tutti ciò che voi ritenete giusto solo per voi! E' vergognoso, anticostituzionale e dittatoriale!!
Ogni giorno decine di messaggi dal Santo Padre vengono inviati attraverso i sistemi di informazione, ogni giorno si vedono sempre più sfacciate intrusioni nel vivere quotidiano da parte della Chiesa, la quale vuole sempre più interferire con la legislatura Italiana, mentre invece deve essere per forza laica se si vuole renderla veramente democratica. Mi sembra che esempi di Stati teocratici nel mondo ne abbiamo, o no? E vi sembra che la teocrazia coincida con la Democrazia?? A me no.
Le enormi pressioni da parte del ministro (?) Sacconi ai vari istituti di cura sul territorio che avessero accettato di far cessare l'alimentazione come autorizzato dalla sentenza dei giudici qualche mese fa è a mio avviso di una gravità enorme! Una pura e schietta violazione di ogni norma di giustizia e di democrazia. Non si era mai visto una cosa del genere, e noi cittadini, indipendentemente da come la si può pensare su certi argomenti, non ci siamo neanche questa volta organizzati per far sentire il nostro disappunto per questo ennesimo calpestio dei nostri diritti. Come è successo questa volta per questa situazione in fututro si potranno verificare nuove violazioni del nostro diritto per altri argomenti che magari sentiremo più nostri. E' molto pericoloso quello che è successo.
Il presidente della regione Lombardia, tale Formigoni, si è rivelato e si rivela tutt'ora sempre più autoritario e vuole espressamente impedire la cessazione di una non vita in nome di un fantomatico rispetto della persona o addirittura appellandosi al principio che la medicina non aiuta a togliere la vita, ma la difende. Innanzitutto se si fosse seguito l'andamento naturale degli eventi, a quest'ora Eluana sarebbe gia deceduta, in quanto non riuscirebbe in autonomia a nutrirsi. Quindi già il fatto di alimentarla artificialmente è di per se un atto contro natura; da qui si capisce come l'ostinazione ipocrita di certi esponenti della politica è legata non a ideali o concetti medici, ma semplicemente per farsi belli e zerbini agli occhi di quella forte componente politica presente in Italia che si raffigura nel Vaticano. Formigoni infatti è un importante rappresentante di quel movimento estremista chiamato CL, ovvero comunione e liberazione. Dovete sapere che in Lombardia se ti capita la sfortuna di rompere un preservativo mentre fai l'amore ad esempio con la tua ragazza, per trovare un medico disposto a firmarti la ricetta per la cosiddetta pillola del giorno dopo devi fare i salti mortali: difatti molti medici o responsabili sanitare dei vari ospedali sono stati accuratamente scelti dal signor Formigoni e, indovinate, quale sarà il requisito primo per poter essere scelti per svolgere quell'importante ruolo? Ma ovviamente l'essere Cristiano e soprattutto obbiettore, cosicchè puoi evitare di prescrivere determinati contracettivi o addirittura di effettuare gli aborti. Gli ospedali Lombardi, come purtroppo oramai molti altri, sono dei covi di fissati estremisti filocristiani, che mettono preima dell'etica medica la loro privatissima convinzione religiosa. Disarmante e ancora pericolosissimo!
Se sei medico devi avere L'OBBLIGO di curare o aiutare chi in quel momento ha bisogno di te, indipendentemente da colore della pelle, razza, convinzioni politiche o religiose!! In Italia questo non succede.
L'argomento potrebbe allargarsi e comprendere decine di altri esempi e di altri settori, ma credo di aver un minimo resa nota la mia idea riguardo certi concetti: la libertà di poter scegliere sopra a tutto, e un caldo abbraccio a Peppino nella speranza che la sua vicenda si possa risolvere nell'unico modo logico e rispettoso della dignità di noi individui.

26/01/09

Non ci siamo.

Il tempo passa, gli eventi purtroppo evolvono in modo negativo, nel senso che le situazioni economiche di molti paesi stanno sempre di più decadendo e non sembra esserci una ricetta per cambiar rotta e molte multinazionali che un tempo sembravano essere invulnerabili a certe crisi, dato le loro enormi dimensioni, iniziano a promettere più che a prevedere numerosi tagli al personale (vedi Caterpillar, Philips, la Airbus, etc etc...).
Tra i paesi toccati dall'onda negativa c'è ovviamente anche l'Italia, ed è notizia di oggi che le previsioni in negativo della nostra ricchezza non solo valgono per il 2009 appena nato, ma saranno riconfermate anche per il 2010, e dire che sembra così lontano....
Personalmente me ne sto rendendo conto anch'io che non si tratta solo di facili allarmismi, visto che persone a me vicine non riescono più a lavorare come un tempo, nel senso che o sono in cassa integrazione o probabilmente non verranno più chiamati a lavorare per mancanza appunto di lavoro.
E allora?? Dove casca l'asino? L'asino casca nel fatto che ascoltando i Tg o leggendo i giornali non sembra che nel nostro paese la situazione sia così drammatica, anzi si continua a ripetere che da noi va meglio di altre realtà Europee, che da noi il sistema bancario ha retto bene all'onda d'urto, e che i nostri istituti di credito non cadranno mai così in rovina come quelli Americani. Per forza dico io, non danno un euro neanche sotto minaccia, se vuoi imprendere devi già avere denaro in tasca, o altrimenti devi appoggiarti su qualcuno che ha delle garanzie!! Un po' va bene, ma così è ridicolo, si strozza ulteriormente un'economia già alla canna del gas! (parlo per esperienza personale in questo periodo.)
Ma non è questo il punto: sono giorni ormai che il governo ci stronca la voglia di vivere con quisquiglie patetiche mascherate da problemi importanti da risolvere per il bene del paese, quali ad esempio, la riforma della giustizia, il caso del magistrato De Magistris, il ridimensionamento delle intercettazioni telefoniche nelle indagini, per fare solo qualche e sempio. In più il nostro caro Presidente del Consiglio se ne va in giro per la Sardegna bellamente a fare una più che privata campagna elettorale per le future elezioni amministrative. Ma dico, con lo Tzunami che sta per pioverci addosso, perchè intanto succederà che si aggraverà questa crisi, con tutte le piccole e grandi azioni che si possono fare almeno per tamponare un pochino la distruzione economica imminente, sarà possibile che ancora chi ci governa continui ad arroccarsi dietro falsi problemi, o quantomeno non così impellenti, e si cerchi ancora di gettare fumo negli occhi a noi Italiani per distoglierci l'attenzione dalle vere problematiche che affliggono e ancor di più affliggeranno il nostro futuro? Stanno nascondendo il loro non sapere prendere decisioni in nessuna direzione! E' questa la verità: abbiamo un esecutivo incapace di governare la barca su cui tutti siamo, e l'unico risultato che otterranno sarà l'affondamento della baracca Italia!
In America Obama in 5 giorni dal suo effettivo insediamento ha già smosso le acque in maniera pesante: oltre alla questione dell'aborto, puramente etica, ha detto che verranno aiutate quelle industrie dell'automobile che punteranno ricerca e innovazione su automobili ad impatto ambientale sempre minore, la ricerca sulle auto elettriche ad esempio da qui a breve probabilmente subirà un'accellerazione impressionante, e i risultati si vedrano in tempi ragionevolmente brevi! Non solo: ha impostato un generale ammodernamento del sistema infrastrutturale Americano basato sempre sull'ecocompatibilità!! Con una fava becca almeno almeno milioni di piccioni, nel senso che oltre che rendere più "verde" l'America, creerà centinaia e centinaia di migliaia di posti di lavoro nei settori delle energie rinnovabili, farà buisness salvando il pianeta!
I nostri politicanti non sanno neanche cosa vuol dire "ecocompatibili", non sono in grado di pianificare un programma a medio e lungo termine sul rispetto dell'ambiente incentinvando lo studio per lo sfruttamento delle rinnovabili. Abbiamo la fortuna di avere tanto sole e vento sul nostro territorio e anche se non sono sufficienti per appagare la nostra fame di energia, comunque credo (anzi sono convinto!) che una sempre maggior percentuale di energia ce la potremmo produrre in casa invece di porgere le terga a quel fanatico ex killer del kgb di Putin, il caro amichetto del nostro Silvietto. Se si convogliassero risorse economiche per migliorare i materiali atti a costruire gli strumenti per lo sfruttamento di tali energie credo che i risultati ci sarebbero. Invece da noi si parla solo di nucleare (al giorno d'oggi) , mentre mezza Europa gia sfrutta da oltre 30 anni questa risorsa, e si pensa di poter recuperare il tempo perso in qualche anno.....Fantascienza dell'ignoranza! Noi bruciamo ancora l'mmondizia credendo di produrre energia....preistoria dell'ignoranza!
Piuttosto credo che i rappresentanti del governo e dell'opposizione non abbiano un'idea di quello che dicono, e credo altresì che si tenti la difesa di certi poteri economici occulti che ottengono ancora profitto da certe pratiche di sfruttamento delle energie a dir poco arcaiche. Siamo rappresentati da vecchi senza idee, legati alle poltrone e che se ne fregano del futuro, anche perchè loro, inquinamento o no, crisi economica o no, in quel futuro non ci saranno!
Speriamo che ci si accorga tutti insieme del grande periodo buio a cui andiamo incontro e che insieme urleremo il nostro diritto ad avere governanti al passo coi tempi e che abbiano il coraggio di andare contro tutto ciò che da anni è radicato e ha potere e che ci ha portato a questo punto di non ritorno.
Sono convinto che qualsiasi era dell'umanita prima o poi abbia bisogno di rigenerarsi, di ricreare nuove fondamenta da cui ricominciare in nome di un'istintivo e innato senso di evoluzione. Certi cambiamenti hanno sempre coinciso nel passato con eventi catastrofici quali le guerre: speriamo che se veramente ci troviamo di fronte ad una ennesima virata della storia dell'umanità, se veramente le nuove generazioni cresceranno nel bel mezzo di un "cambiamento epocale" , questo non avvenga a spese di milioni di vite, e che la ragione e la lungimiranza la facciano da padrone. Nel rispetto dell'Uomo, dell'ambiente e della dignità.

17/01/09

La voce a chi muore, semplicemente.

La base del concetto è che la comunità internazionale, TUTTA, esce sconfitta e umilita dalla gestione della cosiddetta "questione Palestinese", e tutti, TUTTI, dobbiamo sentirci un po' colpevoli di quello che da 6o anni e più succede in quell'angolo di Mondo, o meglio di Inferno.
Appurato questo mio personalissimo pensiero, la discussione può iniziare.
Giovedì 15 Gennaio 2009, è andata in onda la puntata di Annozero come ormai da mesi succede; l'argomento è stato il durissimo attacco perpetrato e tuttora in atto da parte di Israele ai danni degli abitanti della Striscia di Gaza, operazione militare denominata "Piombo fuso" ( già il nome....), in nome di una epurazione dei militanti di Hamas.
Premesso che non intendo affatto entrare nel merito delle motivazioni che l'una o l'altra parte prendono come pretesto per massacrarsi appunto da decenni, perchè non ho la conoscenza approfondita necessaria per un tema tanto delicato, e anche perchè ritengo che oramai anche chi segue dall'inizio la vicenda abbia perso forse la bussola delle ragioni dei due popoli, il mio discorso vuole prendere in esame la sola trasmissione del buon Santoro. Chi guarda le trasmissioni di questo giornalista sa che da sempre la tendenza delle opinioni è bene o male indirizzata in una determinata direzione, sa che le categorie di persone per le quali spesso vengono prese le "difese" sono quelle in generale più deboli o che godono di meno visibilità all'occhio dell'opinione pubblica. Quindi in definitiva se si vuole identificare una direzione si può sommariamente dire che la prua della trasmissione va in direzione contraria rispetto all'ideologia di base della classe dirigente (?) che in questo periodo storico ci (vi) rappresenta....
Appunto per questo, tornando all'altra sera, credo che il messaggio che Santoro ha voluto comunicare sia stato quello di dare voce alle persone che in questo determinato momento, in quella specifica situazione e senza voler analizzare troppo i perchè e le cause, stanno morendo nella maniera peggiore, cioè sotto gli occhi del mondo intero, senza che nessuno abbia la forza, il coraggio e forse anche la voglia di far cessare questa carneficina!
Non penso che si volesse fare un'ennesima analisi delle cause storiche del conflitto, e andare a scovare chi fosse il responsabile di questa ulteriore battaglia e di questi massacri, per poi invece finire per dare voce prevalentemente al popolo Palestinese. Non credo, in definitiva, che la trasmissione sia uscita dal controllo del conduttore per pure spinte emotive sinistroidi come i quotidiani oggi vogliono fare credere. Credo si volesse solo denunciare un fatto semplice, obbiettivo e sotto gli occhi di tutti: laggiù stanno morendo centinaia e centinaia di civili inermi, e soprattutto bambini.
E che la politica tutta non ha fatto e non sta facendo proprio nulla per fermare questo, nessuno ha il coraggio di dire a Israele "Basta!", di accusarlo di crimini contro l'umanità, perchè di questo si tratta in questo preciso momento, come se potesse succedere qualcosa a chiunque provi ad opporsi alle volontà di quel popolo. Ma cosa ha Israele di tanto potente da impedire a qualsiasi Stato (tranne i suoi acerrimi e storici nemici) di criticare fortemente il suo operato? Quali poteri economici, mi vien da pensare, nasconde la storia per far si che questo stato e questo popolo che tanto ha sofferto in passato possa oggi scorrazzare liberamente e impunemente sui cadaveri di centinaia di innocenti?
Perchè hanno subito il più grande e atroce sterminio della storia dell'umanità (ma non dimentichiamoci gli Indiani d'America o il destino che hanno avuto gli Aborigeni d'Australia e tante altre civiltà più o meno numerose scomparse nella storia per la violenza e l'egemonia degli Europei) non credo abbiano guadagnato una sorta di impunità , non credo sia possibile permettere loro di poter difendere il loro presunto diritto di autodeterminazione in tutti i modi possibili, leciti o meno.
Proprio perchè hanno sofferto tanto dovrebbero capire le gravi condizioni dei vicini Palestinesi, al di la della lotta al terrorismo che sempre deve essere appoggiata.
Sto cadendo nell'errore di entrare nel merito, torniamo ad Annozero: Santoro è stato l'unico in questi giorni ad alzare la voce (nel vero senso della parola!) contro l'mmobilismo ipocrita e patetico sia della nostra politica, per quanto riguarda i fatti più recenti, che di quella mondiale per la soluzione generale della questione Palestinese che da decenni, appunto come sottolineavo prima, va avanti senza che ci sia mai stata una vera volontà di far cessare la voce delle armi.
Non mi soffermo neanche sulla scenata ridicola della Annunziata, visto che anche lei è maestra nel farsi scappare gli ospiti dalle sue trasmissioni, ma volevo spendere due parole sulla litigata tra la ragazza Ebrea e quella Palestinese: probablimente si poteva evitare l'inasprimento dei toni, francamente è stato un po' triste. Però personalmente ho sentito, più che visto, come l'odio interiore che anni di guerra hanno radicato negli animi persino dei giovani, che dovrebbero essere e rappresentare il futuro, vada oltre e vinca appunto sulla istintiva volontà di dialogare che due ragazze di quell'età dovrebbero avere. E' stato bruciato tutto dentro a coloro che vivono da vicino quelle realtà, si fa fatica a vedere la speranza: e se qualcuno in televisione per una volta non vuole travestirsi da patetico moderatore per arrivare ad un utopistico punto di partenza per un ennesimo dialogo rivolto alla pace ma voglia semplicemente trasmettere a chi guarda la pura e dura verità dei fati, beh credo non si possa alzare un tale polverone definendo Santoro fazioso sostenitore di Hamas! Vergognatevi voi che lo avete criticato stupidamente dalle colonne dei vostri miseri quotidiani, i vari direttori leccaculisti e anti-contrddittorio che fate della stampa Italiana una delle meno affidabili tra i Paesi cosiddetti democratici! Vergognatevi e piuttosto prendetevi in mano gli attributi e fatevi un accurato esame di coscienza! Lo avete criticato sull'onda delle rimostranze ufficiali dell'ambasciatore in Italia di Israele, e di quelle del Presidente della Camera Fini! L'importante è non scontentare il potere, vero?
A voi che leggete queste righe goffe do un consiglio, di andarvi a fare un giro sul blog di Daniele Luttazzi
dove fa una descrizione ricca di motivazioni (ovviamente dal suo pulpito) della lunga tragedia tra quei due popoli.
Spero si arrivi presto ad una definitiva soluzione di tutto, anche se credo non succederà, forse nell'ennesima e gravissima disgrazia di aver colpito da parte dell'esercito strutture dell'ONU (persino scuole!!!) si alzeranno finalmente aspre critiche e polemiche e le pressioni di certi organi internazionali porteranno ad un ridimensionamento del diritto di esagerata autodifesa da parte di Israele.
Confido anche nel nuovo Presidente Americano, spero sappia gestire al meglio e diplomaticamente le varie questioni a cui andrà incontro, creando quel sottile equilibrio che porti ad una vera pace tra quei disgraziati abitanti del Pianeta.
Una pace che ovviamente spetta di diritto all'una e all'altra parte.

11/01/09

Canone RAI

C'era una volta la TV pubblica.
Faceva informazione ed educava gli italiani. Limitava le trasmissioni a soggetti di "qualità" che non attraendo il grande pubblico non poteva accedere a grossi proventi pubblicitari e quindi aveva bisogno di "sostego pubblico" (cioè il canone)

Oggi abbiamo molti canali e molta scelta. Una tv pubblica esattamente uguale a quella privata che invece di avere soggetti di "qualità" è spesso più scadente di quella privata. Ha più pubblicità delle reti private ma nonostante questo chiede ancora il canone. E come lo chiede? Facendo mandare allo stato (e pagando noi quindi spedizione, moduli, stampa...) una lettera a tutti gli italiani (a me è arrivata la scorsa settimana).

Due domande:
1. perchè la rai non va avanti con la pubblicità come tutte le altre reti? perchè i soldi, alla rai, spariscono?
2. perchè lo stato ricorda di pagare questa tassa, e solo questa? perchè non ricorda la tassa passo carraio con una lettera, e non ricorda il bollo auto con una lettera, e non ricorda....?
Forse perchè è una tassa talmente vergognosa che nessuno pagherebbe senza sollecito!

10/01/09

Il Foglio, del furbo Giuliano Ferrara....

Vi invito ad andare a guardare la versione online de Il Foglio, di Giuliano Ferrara: noterete che alcune notizie, e guardacaso quelle più importanti di attualità, non sono usufruibili se non dopo un'iscrizione alla sua testata giornalistica e relativo successivo log-in. Non so a voi, ma credo sia una immensa boiata, non credo sia normale iscriversi e quindi dare comunque una qual forma di apporto o approvazione, ad un canale di informazione che nel bene o nel male difende una certa ideologia propria del suo editore...nel caso Giuliano Ferrara.
Come utilizzano poi i nostri dati dell'iscrizione? Che fine fanno? Rimangono ad ammuffire in un data base o vengono utilizzati per dimostrare l'appoggio del pubblico ad una privatissima eventuale futura campagna del buon Giuliano?? Non voglio assolutamente appoggiare ridicoli aborti di campagna elettorale come la sua ultima fallimentare esperienza ma non voglio neanche rinuncaire alla mia informazione privata, di libero cittadino che vuole confrontare le notizie dei vari quotidiani in internet.
Visto che poi i giornali li finanziamo noi con i nostri pubblici danari, perchè non posso usufruirne LIBERAMENTE anche in rete???
Invito tutti a BOICOTTARE tutto cio' targato GIULIANO FERRARA riguardo alla sua testata giornalistica, credo sia il modo più democratico di comunicare un eventuale e giustificato disappunto per il piccolo ma significativo "ricatto" che fa lui per permettere a noi di mantenere viva la nostra informazione.

09/01/09

Il nocciolo della questione.

"Caro Beppe,
qui in Inghilterra è già il '29. Il 5 gennaio ha chiuso Woolsworth (27.000 dipendenti), supermercato di esperienza decennale, dei prodotti accessibili alla working class, l'ideale per la casalinga di Voghera, si direbbe da voi.
Seguiranno chiusure di altre grossi reti commerciali. Gran parte delle maggiori banche sono gia' state 'nazionalizzate' dal governo. I prezzi delle case sono crollati. A Londra non si vende più neanche un garage. Il cibo è in flessione. Ma i soldi valgono anche meno. La sterlina è crollata. Carta straccia come il marco tedesco ai tempi della Repubblica di Weimar. Entro il 2009 un milione e centomila dipendenti saranno disoccupati. Alla City hanno cominciato già. Dovrei piangere, allora? Macché che me la rido alla grande!
Questa crisi ci voleva. E' un toccasana per tutti. La vendetta delle persone oneste e che basano la loro economia sul lavoro per gli altri e non sul consumo per sè e basta. Io, come medico, ho sempre lavorato tanto (ben piu' di 40 ore a settimana), non ho mai fatto debiti, ho sempre cercato di evitare le cafonate della casalinga di Voghera ( vacanze ai tropici, ristorante ogni sabato sera, week end sulla neve, etc.) basate sul credito illimitato per tutti. E questo è il punto. E' la fine dell'ideologia del mercato di massa.
Dagli anni Ottanta in poi, il delirio capitalista aveva disegnato una società di mercato incentrata sulla figura standard della cosiddetta casalinga di Voghera, una persona banale, spesso pigra, consumatrice di 4 o 5 ore di televisione al giorno (di solito telenovelas importante da Berlusconi, qui da noi programmi tipo East Enders o Coronation Street) che doveva avere diritto a tutto per poter comprare tutto e quindi arricchire i pochi veri ricchi del pianeta. A poco poco tutte le cose più importanti della vita come salute, cibo, casa, persino il riposo dal lavoro e il sesso sono diventati un prodotto di mercato. La casalinga non doveva più lavorare e produrre, ma solo consumare ed esigere con cipiglio d'avvocato che tutti i prodotti venissero venduti sotto massima garanzia e tutela per il suo godimento giornaliero. Professionisti con anni di esperienza e competenza come me, costretti a trattare i loro incontentabili clienti (ad un certo punto anche i "patients", dal greco pazein, soffrire, sono diventati "customers") come managers di un supermercato che dovevano 'vendersi nel migliore dei modi (look compreso), anziché essere ringraziati per la loro dedizione quotidiana e perdonati se magari perdevano le staffe con un paziente isterico dopo cento ore di guardia. E quei pochi che lavoravano di più, rischiavano di più, fino a stramazzarci pure sul lavoro. Nella migliore delle ipotesi si beccavano una denuncia instigata da famelici avvocati che sfruttavano il forte senso del diritto della feroce casalinga di Voghera. Incluso il diritto a vivere sempre e con la freschezza di una giovane di vent'anni.
Vivere sempre sani e giovani, mangiando tutto ciò che si voleva (con l'aiuto della trans-genetica di lusso), con il telecomando attaccato al culo, il disco satellitare, le vacanze cheap alle Barbados, i figli fuori dalle balle, meglio se in affidamento, i libri usati come supporto per il tavolino traballante ( bastava la cultura di Bruno Vespa o Emilio Fede). Il marito della suddetta idem, con la panza ancora più debordante e una sola differenza: la Gazzetta dello Sport e il calcio su Sky.
Questo era l'ideale del consumatore su cui si basarono gli inventori del 'mercato libero' negli anni '80, tra cui, in Italia, il furbissimo Berlusconi. Tutt'oggi quello è il profilo di gente su cui si basano le campagne elettorali. Silvio lo sa benissimo. Conquista le casalinghe di Voghera e i loro mariti pallonari e il paese sarà tuo!
Ovviamente queste emerite teste di ca..o, che nella vita non hanno mai studiato nè lavorato per davvero, non potevano sapere che un'economia sana si basa sulla produzione e non solo sul consumo.
Oggi la bolla e' scoppiata. La casalinga di Voghera tornera' a lavare i piatti infiniti che ha lasciato in cucina, il marito pallonaro tornera' a fare il tifo dai bordi del campetto di rione, con sciarpetta e berretto basco alla Fantozzi. I veri ricchi speculatori che li hanno presi per il culo per vent'anni e adesso lasciati in un pozzo di debiti, fanno marameo. Tanto hanno già la casa ai tropici dove ritirarsi e vivere il resto dei loro giorni con buona pace dei milioni di cretini che hanno fregato con i loro consigli per gli acquisti.
Io sono sopravvissuto perché come pochi altri, ho evitato di consumare e mi sono buttato a produrre con il mio lavoro più che potevo. Oggi non ho debiti, e non ho né azioni o titoli finanziari. Ho sempre diffidato della società di mercato. Però adesso quella casalinga e il marito Fantozzi, che credevano di essere ricchi solo perche' avevano dieci carte di credito, mi fanno pena. Io li vorrei aiutare perché derubarli e imbrogliarli è stato come derubare e imbrogliare un incapace d'intendere e volere. Se quei milioni di casalinghe di Voghera e mariti pallonari avessero studiato, si fossero fatti il culo sul lavoro e si fossero tenuti informati da informazione vera anzichè dalle cagate di Bruno Vespa e Mike Bongiorno, nessun ladro li avrebbe raggirati e stuprati. Ecco allora, li aiutamo? Le rivoluzioni si cominciano con le forche. Le prime cento gliele pago io, purché le usino bene su per la natiche di quelli di sopra." Giovanni Dalla-Valle.
Credo che questa lettera inviata al blog di Beppe Grillo riassuma in maniera esemplare la successione di eventi degli ultimi 30 anni, o poco più. Credo abbia descritto attentamente e con parole semplici la direzione in cui hanno fatto crescere le ultime generazioni, i nostri genitori in particolare, gli obbiettivi e gli ideali prettamente materialistici che hanno coltivato nelle menti delle persone, identificando i criteri di realizzazione individuale legati solo a freddi numeri e a quello che ognuno poteva "permettersi" col proprio lavoro.
"Sei vincente se consumi", potrebbe essere lo slogan, sei il numero 1 se riesci a permetterti determinati standard di vita non rappresentativi della qualità raggiunta attraverso l'altruismo, attraverso la tranquillità di vita interiore, attraverso l'instaurare rapporti sociali duraturi e costruttivi: no, niente di tutto ciò, ma semplicemente inculcando che per vincere occorre sopraffare il tuo ipotetico concorrente, rapportando ovviamente il tutto ad una quantificazione monetaria.
Senza parlare poi della tendenza a mantenere un livello di vita decisamente superiore rispetto all'effettivo tenore reale permesso dal lavoro che ognuno svolge. Questo grazie alla moneta virtuale, grazie al credito al consumo, grazie al "compra adesso e paghi quando vuoi". Ma paghi, prima o poi, e tanto....
Per fortuna da noi tale usanza non atticchito più di tanto, ma in paesi come l'America è stata una delle cause del recente tracollo. Ma in generale è la giusta rotta che è andata persa, una rotta che dovrebbe essere di ideali legati alla valorizzazione della persona umana in quanto tale, e non rispetto alla sua potenziale produttività o redditività. Si è voluto monetizzare tutto, dare un valore economico ad ogni gesto, credendo che questo potesse rendere altrettanto. Si sono costruite figure lavorative fondate sul NIENTE, lavori creati dal niente e che trattano il niente. E come è ovvio tali mestieri non possono reggersi a lungo, finchè c'era benessere tutto era lecito, ma nel momento che è venuta a mancare la linfa principale tutto si è dissolto come neve al sole. E quel che temo è che ora si voglia tentare di salvare queste realtà costituite da migliaia e migliaia di persone giustificando la loro sussistenza, cercando di mantenere in piedi il baraccone virtuale: speriamo che sia tutto riciclabile, che si trovi il modo di reintegrare e giustificare l'esistenza di tali impieghi, altrimenti ci ritroveremo orde di gente disoccupata con le loro famiglie affamate come codazzo, in cerca di qualcosa che prima c'era da fare, ma che in realtà non è mai esistito!

08/01/09

Alitalia come l'orto!

E via con le magre figure agli occhi dell'Europa...da una parte il buon Bossi si incavola col nostro Duce moderno perchè non vuole i Francesi in CasaMalpensa che, secondo lui, avvantaggerebbe Parigi per quanto riguarda il turismo a scapito dell'aeroporto milanese,dall'altra il Berlusca che invece sostiene di non avere ricevuto contatti o proposte serie dai tedeschi e che quindi si va avanti con AirFrance.
Ma insomma, sarà possibile che in una situazione di mercato tra le più normali, ovvero un'azienda fallisce, perchè ricordiamoci che Alitalia è FALLITA, e altre si fanno avanti per acquistarla, debba intervenire il Governo per far si che venga comprata da quella azienda piuttosto che da un'altra? Ma dico, non ci rendiamo conto che è una buffonata? I Francesi si sarebbero messi sul groppone pure i debiti, ma noi no,prima i debiti li faciamo pagare al Pantalone nazionale, e poi la società la facciamo acquistare da una manica di inetti e incapaci che per 5 anni se la tengono li come un cane in agonia, e poi la rivenderanno senza debiti e speculandoci sopra a qualche altra compagnia, e chi se ne frega se sarà francese o tedesca o inglese, tanto il loro sporco guadagno lo avranno gia fatto!!
Questa la storia recente: il presente, visto che non c'è limite al ridicolo vede lotte intestine tra i rappresentanti più in vista del governo per favorire in maniera becera l'aeroporto di Malpensa (nota cattedrale nel deserto voluta e stravoluta da biechi politicanti del nord per la sola invidia di non possedere un bello scalo come quello degli odiati nemici romani....è bene ricordarlo) manipolando continuamente l'andamento naturale del mercato. Come si permette il Senatur di dire no a qualcuno che liberamente vuole compartecipare con una grossa fetta di capitale alla nuova Alitalia, solo perchè ha paura che portino via ricchezza e turisti alla "Padania"? Queste sono questioni locali, non nazionali: a me che sono di Forlì o a coloro che abitano a Catanzaro o a Palermo non intertessa che Malpensa mantenga il suo potere economico perchè sennò gli industriali del nord se la prendono con la Lega per non avere difeso i loro, seppur ricchi ma comunque privatissimi interesi!
Cioè, mi sembra una guerra tra poveri provinciali, che mettono prima le questioni del proprio orto e poi, se c'è ancora tempo, le questioni che riguardano l'intero paese.
Secondo me si dovrebbe lasciar correre gli eventi come le leggi di mercato dicono, e nel caso effetivo di un annullamento della nostra compagnia di bandiera rimboccarci le maniche e creare un'altra società! Come fecero gli Svizzeri circa 10 anni fa quando fallì SuisseAir per incapacità dei dirigenti: nessun dramma e nessun campanilismo patetico, solo voglia di ripartire per costruire qualcosa di più forte e concorrenziale.
Questa storia è malata e deviata fin dall'inizio, mi meraviglio ancora che ci sia qualcuno che sia ancora interessato a questo paciugo all'italiana, solo per questo i nostri politici dovrebbero leccarsi i gomiti.
Temo che la nostra classe politica sia una tra le più incapaci della storia Repubblicana, vedo sciocchi signorotti arricchiti e bramosi di fama e potere più che di voglia di fare bene. E quando li sento discutere di voler cambiare la nostra Costituzione, che è una tra le più moderne e tuttora valide nonostante i suoi 60 anni compiuti da poco, mi vengono i brividi e spero ci sia sempre qualcuno che li fermi in tempo. E' come vedere un bambino a cui è stata data per gioco una bomba a mano....non sanno per me quello di cui stanno parlando.
E l'europa cosa dice? Al di la della stampa ufficiale credo che la nostra immagine si sia ulteriormente macchiata di ridicolo, credo che se si sondaggiasse tra imprenditori, addetti ai lavori o semplici cittadini, non verrebbe fuori un bel quadro del nostro bel paese. Ma quale imprenditore estero avrebbe voglia di venire ad investire da noi sapendo che se tocchi certi settori dell'economia ti si scaglierebbero addosso non delle aziende concorrenti agguerrite, ma il presidente del Consiglio con tutto il suo codazzo di manichini attorno. Incredibile, ci si potrebbe fare un film sulla vicenda Alitalia, un film dai toni grotteschi e fortementi sarcastici!

03/01/09

il blog di Gatti...

Questo blog ha come unico obbiettivo, se così si può definire, quello di coinvolgere più persone (e quindi più idee e visioni della realtà) possibile, metterle attorno ad una tavolo virtuale e vedere quello che si riesce a togliere dal buco, se un ragnetto o una tarantola!
Non c'è quindi una linea dominante di veduta. tutti possono commentare ed alcuni, e vi assicuro con opposte ideologie, possono scriverci. Di base c'è la tendenza di chi ha fondato il blog, Gatti Filippo, che potrete riscontrare, e dovrebbe essere una tendenza all'incazzatura generale e alle proposte a volte surreali per migliorare il nostro porco Paese.
Le argomentazioni devono essere le più svariate, senza temi dominanti, senonchè una mia predilezione per i temi sociali più rilevanti. Ma si deve chiaccherare e confrontarsi su tutto e di tutto, nella speranza mia covata che un giorno magari qualcuno dei personaggi "noti" eventualmente citati tra le righe si senta tirato in ballo troppo, in un senso o nell'altro, e si incazzi un pochetto, riuscendo a farci chiudere questa finestra sul mondo. Ecco, quel giorno sarò molto contento, perchè vorrà dire che la Rete, tra le sue 1000 e più contraddizioni, e con un po' di impegno, riesce ad arrivare al cuore delle verità!
E che quindi questo mondo avrà una speranza in più di cavarsela....buon divertimento a tutti!!

Code davanti ai negozi....

Incredibile. tutti gli anni la stessa storia: ma è mai possibile che appena incomincino i saldi noi Italiani, o almeno una fetta, ci dobbiamo accalcare davanti ai negozi per accapparrarci prodotti che per lo più risultano inutili al fine del loro utilizzo?!Ho visto scene ridicole stasera ai vari Tg di persone in trance da acquisto che sbavavano per questo o quello sconto, che si accalcavano di fronte a vetrine che ingannevolmente, il più delle volte, sfoggiavano cartellini con i più svariati tipi di sconto!
Ma che cazzo avrete da comprare, non vi bastano le porcherie che durante l'anno vi mettete in casa? Perchè spendere ancora soldi per una banale forma di devianza psicologica. Si perchè non mi vorrete far credere che gran parte della merce che viene acquistata in questi periodi è realmente indispensabile? Non mi vorrete far credere che se non si compra ora si corre il rischio di rimanere in mutande domani per mancanza di vestiti, o si girerà scalzi perchè avete consumato le suole delle vostre scarpe?
Suvvia!! Allora hanno ragione gli eterni ottimisti a dire che non c'è alcuna crisi e che i soldi da sputtanare ancora abbondano! Si perchè invece di andare alla ricerca di "affari" ognuno di noi se ne stesse in casa o in giro per le piazze senza entrare in alcun negozio, se la maggior parte di noi tenesse i soldi al caldo e non elargisse nulla ai negozianti, allora sì che chi ci governa si renderebbe conto che c'è qualcosa che non va più!
E' inutile lamentarsi che le cose non vanno bene, che si fatica a raggiungere la quarta o addirittura la terza settimana e poi, come mandrie di bufali assetati, si prendono d'assalto i negozi non appena compaiono gli specchietti per le allodole dei saldi!
Vogliamo essere ascoltati di più dall'alto? Austerità, blocco dei consumi (escludendo ovviamente quelli per il normale sostentamento...), riduzione al minimo indispensabile delle spese, in modo che rallenti tutto e si dia una scossa a chi si ingrassa dietro ai nostri consumi e a chi specula sul fatto che in Italia in fondo in fondo le cose vanno bene!
Pessimismo cazzo, pessimismo e fastidio, come dicevano due comici tempo fa! E vaffanculo a chi predica di non ridurre i consumi per fare il bene al Paese,....si, il bene al paese, il bene alle sue cazzo di televisioni, che se la pubblicità rende meno per il diminuire dei consumi, anche il suo guadagno viene a diminuire!
Per non parlare delle lobbie basate sul consumismo che vengono rappresentate più o meno massonicamente da questo governo! Se non predicassero di spendere e spandere scontenterebbero la loro fonte principale di voti...MERDE!
E noi poveri cristi, belli belli diligenti, in fila a fare gli acquisti post natalizi apettando (e magari sperando, chissà....) che una qualche telecamera di un qualsiasi Tg di regime ci venga a inquadrare per poter dire "ciao mamma, guarda come spendo!".
Mi viene il vomito....
Provate ad immaginare la catena di conseguenze che si verrebbero a creare se tutti i consumi rallentassero bruscamente: i negozianti si troverebbero senza grandi incassi (ovviamente non godo per questo!), l'erario comunque i suoi fardelli li vorrebbe riscuotere, e via, tutti in piazza (alla faccia degli studi di settore che prevedono questo o quel fatturato!). Le fabbriche produrrebbero molto meno di adesso, diminuirebbe il lavoro, le famiglie si troverebbero senza più soldi per i vari muti, finanziamenti per le automobili e così via...E poi? Scenari apocalittici? Forse, ma forse anche finalmente aggregazione di un sempre maggior numero di persone che si troverebbe sulla stessa barca, con gli stessi gravissimi problemi, e sparirebbero molte differenze, quelle differenze che oggi come oggi lacerano sempre più profondamente il nostro tessuto sociale!
Le politiche economiche perseguite dai governi oggi fanno si che il divario tra benestanti e meno abbienti aumenti di giorno in giorno, chi ha sta sempre meglio, e chi non ha non solo ha sempre meno, ma ha anche sempre meno possibilità di migliorare la condizione sua! E questo vuol dire FALLIMENTO delle politiche!
Allora dico solo una cosa: se quelli che stanno bene appaiono per la maggior parte davanti agli schermi della informazione lasciando la maggioranza che arranca nell'ombra, senza voce in capitolo, mi dite come facciamo a risollevare le sorti di chi non riesce a vivere dignitosamente? Se quelli che fotografano le situazioni peggiori e più degradate (vedi trasmissioni quali Annozero
, o i servizi del giornalista
Riccardo Iacona, ecc ecc) vengono accusati di esagerare, di mentire (loro...) o di iniettare pessimismo nel sangue del nostro Paese, mi dite come possono cambiare e migliorare le cose? Come?
Per questi motivi immagino scenari terribili o consenguenze estreme, non certo perchè io auguri a tutti di finire in miseria, non vorrei mai vedere il nostro Bel Paese fare la fine che altri Stati come Argentina o Islanda hanno fatto o stanno per fare. Abbiamo enormi potenziali umani, ma se non ci viene data la possibilità di sfruttarli perchè i benefici di questo non andrebbero solo ad una ristretta cerchia di lobbisti, ma atutto il paese, se non si da voce a tutti e non si pareggiano un po' le differenze che sempre più si vanno a creare, beh allora credo sia meglio azzerare tutto, cacciare via chi fino ad ora si è ingrassato alle nostre spalle e ricominciare tutto da capo.

 

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