25/03/09

Si vergognino tutti.

Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Claudio Traina, Emanuela Loi,
Vincenzo Li Muli, Walter Cosina

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Botta e risposta tra Gioacchino Genchi e Gianluigi Nuzzi su FACEBOOK PDF Stampa E-mail
Documenti - Altri documenti
Scritto da Marco Bertelli
Giovedì 19 Marzo 2009 19:04
Botta e risposta tra Gioacchino Genchi e Gianluigi Nuzzi su FACEBOOK (19 marzo 2009)
di Marco Bertelli

Facebook, il popolare sito di social network, sta diventando uno strumento molto comodo per scambiarsi informazioni ed organizzare iniziative a partire dalla rete. Vogliamo prestare all´attenzione degli utenti uno scambio di battute che si é svolto giovedí 19 marzo 2009 tra il dott. Gioacchino Genchi ed il giornalista di PANORAMA Gianluigi Nuzzi, scambio di battute che ha avuto luogo sulla bacheca di Facebook dei due interlocutori e pertanto pubblico e visibile a tutti i loro rispettivi contatti.

Vista la grave mistificazione fatta da diversi organi istituzionali e di stampa sull´operato del dott. Genchi, riteniamo giusto pubblicare le parti piú significative di questo colloquio per far capire quanto siano false ed infondate le piú recenti accuse che vengono mosse al dott. Genchi, nel caso particolare quelle di aver fatto degli accessi abusivi all´anagrafe tributaria nell´ambito delle indagini sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone.


Il dott. Genchi ha postato in mattinata sulla sua bacheca di Facebook il seguente messaggio di auguri per la festa del papá:

"Auguri a tutti i papà, in una Patria che ormai sembra rimasta orfana ... L'affetto e l'abbraccio dei miei figli mi consola e mi aiuta a combattere"


A stretto giro di posta Gianluigi Nuzzi replicava agli auguri del dott. Genchi con il seguente commento:

"Ricambio gli auguri...seppur mal tollerando alcune tue bugie..."


La replica del dott. Genchi seguiva di pochi minuti:

"Le bugie sono solo quelle che scrivi tu e il tuo giornale, solo al servizio di chi vi paga."
Gianluigi Nuzzi rispondeva:
"Troppo facile Gioacchino, mi aspetto di più , che bugie avrei scritto? Invece ricordo perfettamente che a me e David negli studi di Telelombardia negavi di aver compiuto accessi patrimoniali, ora sei indagato anche per questo no?"


Ed ecco la replica conclusiva del dott. Genchi che fa piazza pulita di ogni fantomatica "bugia":

“Vedo che sei bene informato! Sicuramente sei più informato di me, visto che alla stampa la Procura della Repubblica di Roma ha fatto sapere più di quanto non ha detto a me. Non c'è una sola mia attività di consulenza o di perizia - dicasi una - in cui mi sono mai occupato di indagini patrimoniali o fiscali. Non ne capisco nulla di indagini patrimoniali e/o fiscali e non ho mai fatto mistero della mia ignoranza. Conosco solo il mio lavoro, che è noto a tutti. Per il resto non sono mai stato un tuttologo. Se fossi un esperto di diritto tributario e fiscale non pagherei, come pago, tre consulenti, per occuparsi della gestione delle mie attività. Ciò posto ti preciso di avere solo verificato la corrispondenza di alcuni codici fiscali, con i quali risultavano intestate alcune schede telefoniche GSM. Sai benissimo quanto è facile generare un codice fiscale falso, anche con uno dei tanti programmi distribuiti su Internet. Sai pure quant'è facile attivare una scheda GSM con un codice fiscale falso. L’unico modo per verificare la corrispondenza al vero di un codice fiscale e la reale esistenza del soggetto che assume di essere titolare, è l’interrogazione delle banche dati (pubbliche) dell’anagrafe tributaria. Io ho solo fatto questo, sempre e soltanto su specifica e dettagliata autorizzazione di tutti i magistrati che mi hanno conferito gli incarichi, compresi quelli della Procura della Repubblica di Roma, con i quali ancora lavoro in indagini molto complesse, riguardanti anche degli omicidi. Non potendomi attaccare su altro, grazie ai tuoi amici generali della Guardia di Finanza su cui stavo indagando, hanno cercato su cosa fregarmi, visto che il Pubblico Ministero Luigi de Magistris (come tutti i Pubblici Ministeri ed i Giudici di Italia), mi aveva autorizzato ad accedere all’anagrafe tributaria, per verificare i codici fiscali delle utenze telefoniche. Grazie a questa scusa hanno avuto gioco facile per perquisirmi e portarsi via tutti i miei dati, compresi quelli che li riguardavano direttamente, senza nemmeno contestarmi quali codici fiscali io avrei interrogato abusivamente, senza averne titolo. Nel decreto c’è scritto che io avrei interrogato i codici fiscali di soggetti di Milano che non potevano avere alcuna attinenza con le indagini sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone. Tutti sanno gli sforzi investigativi che sono stati fatti proprio su Milano nel vano tentativo di rintracciare la bambina. La vicenda del filmato del metronotte, le indagini sui rom lo confermano. Tutto questo è un assurdo. Penso al dolore che ha potuto provare la povera Piera Maggio, solo per il fatto di come l’indagine della Procura di Marsala (vedi caso!) sulla scomparsa della figlia, sia stata presa a pretesto per colpirmi. Prima – se ben ricordi, visto che anche su queste fesserie avete scritto sul tuo giornale – mi erano stati contestati gli accessi abusivi alla Vodafone con la password della Procura di Marsala. Resisi conto delle stupidaggini che avevano detto (anche gli “scienziati” del COPASIR) hanno fatto marcia indietro e non hanno più parlato della Vodafone e di quanto gli interessati dirigenti di quell’azienda avevano riferito. Adesso, visto che gli aspetti principali delle indagini di Catanzaro coinvolgevano alti ufficiali della Guardia di Finanza, hanno cercato di giocare in casa, con i presunti accessi abusivi all’anagrafe tributaria, senza che mi sia stato contestato concretamente un solo nome e/o un solo codice fiscale che io avrei “abusivamente” interrogato, accedendo ad un dato pubblico per ogni cittadino italiano che volesse farlo. Nessuno alla Procura di Roma, però, si è accorto come vi siete procurati al tuo giornale i dati dei miei redditi (sui quali ho pagato anticipatamente le tasse) che invece erano riservati e che sono stati resi noti solo grazie ad una illecita intromissione negli archivi dell’anagrafe tributaria. Chiedi quindi ai tuoi amici della Guardia di Finanza cosa sono gli accessi abusivi all’anagrafe tributaria e come si fanno. Con l’occasione chiedigli pure chi ha fatto gli accessi sulle mie denunzie dei redditi e su quelle dei miei onesti familiari. Se lo fai farai uno scoop e sarai un giornalista che vuole solo ricercare la verità e non rendere il proprio servizio al padrone di turno che gli somministra lo stipendio.

Con questo ti saluto, solo perché ho perso troppo tempo ed ho cose più importanti da fare. Siccome ti stimo, perché so che sei un bravo giornalista, ti prego di ritirare l’epiteto di bugiardo che mi hai dato. So pure che la tua coscienza te lo impone, perché anche dietro un cronista come te (sicuramente bravo) c’è un uomo coi suoi sentimenti e le sue idealità.

Per come ti ho conosciuto e ti conosco (e per come ti ho pure apprezzato) so che su molte cose la pensiamo allo stesso modo. Io, però, ho la grande fortuna di essere un uomo libero ed indipendente, che dice le cose che pensa e non ha paura delle cose che fa. Tu, purtroppo, non hai potuto avere la mia stessa fortuna ed in questo hai tutta la mia comprensione e solidarietà, anche se ora sei costretto ad attaccarmi, pure su facebook.


Gioacchino Genchi


p.s. Tanti auguri comunque, visto che anche tu, Gianluigi, sei un fortunato papà, come lo sono io!

Non c'è rimasto tanto tempo oramai, il pericolo per la nostra libertà e non mi vergogno a dirlo si fa sempre più concreto.

Siamo di fronte ad una nuova generazione di DITTATURE che non si basano sulla violenza generalizzata come accadeva un tempo: non si vedono più esplicite uccisioni di oppositori politici, carcerazioni di massa, bande armate di manganello andare in giro per la città a menare gente dissidente che parlotta contro il regime. Non si vedono più manifesti con enormi faccioni stampati sui publici uffici e non esiste uno stile costruttivo degli edifici tipico del ventennio. Non c'è neanche un'esaltazione della forza militare o l'instaurazione di una polizia speciale per "compiti" particolari...

Oggi la dittatura in Italia, evitando gli sbagli del passato, si fa con la TELEVISIONE e la finta cultura che essa trasmette! Le volontà di chi comanda si insinuano nelle nostre menti tramite la PUBBLICITA' delle cose più assurde, tramite gli SPETTACOLI vuoti di contenuti veri che riempiono i palinsesti delle reti, i corpi sempre più nudi di ballerini e ballerine servono ad assuefarci ad un melenso e perenne stato di pseudo-eccitazione ormonale che ci annebbia. Il vuoto che ci viene infilato a forza nel cervello serve a sopire le volontà di ognuno di noi di ribellarci e di RAGIONARE: se tu ad un cervello medio gli dai sempre e solo merda da leggere, da guardare o ascoltare alla fine quel cervello dirà che persino la merda è buona e bella! Se tu ad una platea di milioni di telespettatori offri come cibo per la mente per il 90% sbobba vuota e di facile digestione e rileghi la CULTURA e i programmi in cui si ragiona e si favorisce il pensiero ad una fascia sempre più sottile e sempre più inraggiungibile (vedi i bei programmi alle ore una della notte...) , quella platea in un lasso di tempo più o meno lungo si asueferà al nulla, e le menti si adatteranno a tutto quello che gli verrà propionato!

La storia che certe programmazioni sono giustificate dall'alto gradimento è una colossale bufala: per forza la gente guarda certe porcherie, c'è un rapporto di 1 a 100 con i programmi che hanno un minimo di spessore culturale. Senza parlare poi della deformazione della realtà che i Tg danno e del penoso stato della nostra editoria sempre più schiava delle lobbie di turno che sborsa gli stipendi dei giornalisti.

In Italia si è operato e si sta operando un megaprocesso di indottrinamento delle generazioni che a mio avviso non ha precedenti nella storia moderna dell'uomo! Non posso credere che certe cose accadano da noi e che nessuno, NESSUNO riesca a contrapporsi. Si sta lasciando fare a Berlusconi e alla sua banda quello che vogliono, non si ha la forza più di controbattere. Vi invito a vedere il film "V per vendetta", è a mio avviso molto inerente alla nostra realtà.

Le armi più potenti dell'era moderna non sono quelle convenzionali che conosciamo, missili aerei o bombe, ma sono i mezzi di comunicazione e in primis la Televisione : ti entra in casa, ti guarda e ti violenta ogni giorno e tu sei troppo stanco e preso dai grandi problemi quotidiani che non hai la FORZA e la VOGLIA di opporti. E chi manovra i fili lo sa benissimo questo, e non gli resta altro da fare che aspettare che il gioco sia finito. Piano piano stanno modellando la realtà del paese come meglio gli conviene e quando forse ce ne accorgeremo probabilmente sarà troppo tardi, non ci saranno molte alternative....Confido nella tanto criticata Comunità Europea nella speranza che almeno gli Stati che la compongono mantengano la lucidità e l'obbiettività per criticarci qualora le cose degenerassero. Per fortuna di Berlusconi ce ne è solo uno, per sfortuna ce lo abbiamo noi.

21/03/09

Hanno paura.

E' un po' che non scrivo, negli ultimi tempi ho avuto a che fare con la burocrazia Italiana, e devo dire che ancor di più, se hai la volontà di fare qualcosa di tuo lavorativamente parlando, mi sono accorto di come il sistema organizzativo nostro sia dispendioso economicamente e temporalmente: infatti, per poter aprire un'attività economica occorrono molti mesi e molto denaro anticipato, il che è a mio avviso un controsenso, perchè se ho intenzione di imprendere è facile che tanti denari non li abbia a disposizione, quelli se tutto va bene arriveranno col tempo. Allora mi vien da pensare che il nostro mondo è adatto ad una categoria di persone che ha già di suo un certo tenore di vita, in soldoni dico che è un mondo adatto ai danarosi, mentre chi nulla tiene è in moltissimi casi destinato a continuare a non avere nulla, o poco. Se non avevo le spalle coperte dalla famiglia, col cazzo che riuscivo ad ottenere i necessari sussidi economici per aprire la mia attività, e questo francamente non mi sembra giusto. Vengano pure avavnti i detrattori di questo pensiero, sinceramente non mi interessa sentire i vari discorsi "ah ma le banche non possono regalare denari al primo che passa"pensiero comunque assecondabile: credo però che vada ricercato il modo per aiutare chi propone idee concretizzabili, e nello stesso tempo non far rischiare i risparmi di una vita di lavoro ad amici o parenti più o meno stretti. Invece gli istituti di credito si tengono ben in grembo le loro finanze, elargendo solo a chi permetta loro di rischiare nulla o quasi: andate a fare in culo voi e i vostri soldi!! Non avete da fallire tutti!
Comunque, dicevo prima dello sfogo, che ho avuto da fare e, ingoiati appunto vari rospi, finalmente a breve aprirò i "battenti" della mia attività, e poi vedremo quali ragni riuscirò a cavare da questo buco...e che ho avuto a che fare appunto con vari enti e uffici dell'apparato pubblico Italaino: ebbene sono arrivato alla conclusione, ma non credo di avere scoperto nulla di nuovo, che c'è la volontà di rendere farraginoso e dispersivo tutto il sistema, si vuole intenzionalmente rendere cervellotiche le cose da fare perchè più caos c'è e più il sistema Itala si autoalimenta. Nel senso che , ad esempio, le richieste di danaro per questo o per quel permesso, per la marca da bollo, per l'iscrizione a quel tale ente che poi ti permetterà di accedere a quei precisi vantaggi, e così via, sono talmente numerose che capisci che l'unica giustificazione a questo salasso continuo è l'enorme quantità di uffici e ufficietti che permettono però a tuti i cristiani di lavorare, di portare a casa uno straccio di stipendio e di tirar su una famiglia. In poche parole lo Stato per poter dare la possibilità a tutti di vivere si accolla migliaia e migliaia di dipendenti e sfrutta chiunque per poter trovare la necessaria linfa per alimentarsi.
Ma quanto potrà durare tutto ciò? Nel senso che mi può pure star bene che tutti abbiano lavoro e autosufficienza, ma l'enorme spreco che c'è oggi non durerà, specie in periodi di crisi come quella che stiamo attraversando ora. Credo che occorra rivedere tutta l'organizzazione dell'apparato burocratico italiano per ottimizzare certi settori, per tagliare dove obbiettivamente certi ruoli non servono più, e reimpiegare le forze lavorative in esubero (non possiamo lasciare a casa migliaia di persone....) laddove occorrono impiegati. Ci vuole la volontà e la modernità mentale per affrontare certe trasformazioni epocali, bisogna sfruttare altresì a fondo le nuove tecnologie, quali computer, Internet e automatizzare tanti passaggi che oggi ancora si fanno fisicamente. Ed è qui che volevo arrivare dopo sta pappardella di discorso incasinato: quell'idiota del nostro ministro della Giustizia, tale Angiolino (già il nome mi permetterebbe di descrivere vita morte e miracoli e soprattutto estrazione sociale di questo individuo....ma lasciamo perdere,,,) Alfano, quello del lodo-porcata per capirci, vorrebbe ridimensionare il sistema del Web a partire da You Tube (vedi articolo) : nel senso che secondo lui e quelli della sua parte politica in rete ci sono continui abusi e questi abusi vanno controllati. Cioè ha trasformato la parola libertà di espressione in "abuso", dimenticando che laddove ognuno di noi ha la possibilità di dire ciò che vuole senza rendere conto a nessuno è fisiologico riscontrare offese o insulti di ogni genere da parte di coloro che non hanno capito l'importanza del mezzo comunicativo e si esprimono a parolacce....Ma è un prezzo piccolo rispetto alla grande potenzialità che uno strumento come You Tube ha nel saper diffondere uno spaccato vero della società. Ecco allora io mi chiedo come potremmo noi avere una speranza di togliere l'Italia dal provincialismo e dalla famosa "ortaiolità" che ci distingue finchè i nostri rappresentanti avranno paura delle novità tecnologiche, paura dei giudizi a volte tremendi delle persone, paura del confronto. Si pensa ancora che tarpare, bloccare, oscurare sia il metodo giusto per restare in carica, per continuare a governare, mentre non si accorgono che dall'altra parte dell'oceano un uomo ha vinto le elezioni per governare la più grande potenza del pianete utilizzando proprio la Rete! Non elimineremo mai le zavorre che fanno si che l'Italia rimanga tra i pali come Zoff, riprendendo un brano della bella canzone di Masini all'ultimo Sanremo, arriveremo sempre secondi o terzi, o quarti,....
Spero che saremmo in grado di organizzarci dal basso per mandare via tutto ciò che obbiettivamente non ci fa evolvere, ma per far questo purtroppo occorrerà un'ulteriore aggravamento delle nostre condizioni sociali, come avevo già scritto in un post di qualche tempo in cui fui tacciato di catastrofismo sconsiderato.

08/03/09

Bella giornata!

Oggi sono andato alla presentazione delle liste civiche dei comuni a cinque stelle promosse da Beppe Grillo a Firenze, in un teatro: c'era molta gente, tutto completo e tanti in piedi. Al di la di questo devo ammettere che è stata una piacevole esperienza, una cosa che ho voluto fare per capire un po' di più di questo "movimento" che da circa cinque anni si muove nell'indifferenza generale dei media e dei contunui attacchi della cosiddetta politica ufficiale che non perde occasione per tacciare di qualunquismo o populismo chiunque ne parli bene. Si dice che avversare molto un qualsiasi fenomeno sociale sia sintomo di paura di chi appunto avversa: quindi mi viene da pensare che probabilmente qualcosa di fondato e di concreto in quel gruppone di persone ci sia, e in effetti è gia da qualche mese, se non un annetto, che seguo abbastanza quel che dicono.
C'è stata una frase di Grillo particolare che mi è rimasta impressa e cioè che dovevamo renderci conto, noi presenti, che ci trovavamo ad un normale convegno politico e ci ha invitato a notare le macro differenze tra quel parlare di politica e il classico linguaggio dei convegni di tutte le altre forze politiche. Puntualizzo meglio, non è sul linguaggio, ma sugli argomenti che ci ha fatto notare le differenze: ed infatti devo dire che la proposta dei comuni a 5 stelle è davvero interessante, il fulcro su cui girano le inziative delle liste civiche è l'ambiente, il suo rispetto e tutti i mezzi e le proposte che si possono portare nei consigli comunali per difenderlo, per migliorare l'uso delle energie e evitare sprechi inutuli. Si è parlato delle alternative all'utilizzo dei rifiuti, le alternative all'utilizzo dell'auto, a quello dei mezzi pubblici e si è dato un enorme risalto al grande spreco dell'acqua potabile che quotidianamente si perpreta in Italia....
Insomma tanti argomenti, non sto ora qui a fare il riassuntino della giornata: poi hanno parlato tanti volti noti dell'editoria e della tv, nonchè illustri medici e professori di varie materie quali appunto energia, informatica, malattie (in particolare tumori e loro possibili cause legate all'inquinamento) , eccetera. Ognuno diceva la sua e puntualmente molte cose differivano da quello che l'informazione ufficiale ci passa.
Quello che voglio dire è che è la prima volta che sento in un programma politico, se così si può definire ma non credo, parlare tanto di cose che veramente sono importanti per il nostro quotidiano vivere, per difendere noi e i nostri figli da problemi reali! I politici "classici" si riempiono la bocca e ci riempiono le orecchie di stronzate volte a distogliere l'attenzione dalle vere emergenze che ci sono nelle nostre città, ci hanno fatto credere sempre che c'è solo una verità e che l'unico modo di vivere è quello che conosciamo oggi, quindi co i suoi ritmi e i suoi spregiudicati consumi e sprechi.
Molti argomenti trattati oggi personalmente me li ero gia posti come domanda tra me e me, in passato, e sinceramente non c'è mai stata nessuna formazione politica che abbia saputo dissipare le mie perplessità a riguardo.
Ovviamente si è parlato anche di democrazia e di Costituzione con Marco Travaglio, e dell' informazione incompleta se non addirittura falsata che siamo costretti a sorbirci.
In definitiva ritengo, al di la delle innumerevoli argomentazioni, che formazioni politiche create dalla base sociale le cui proposte arrivino ai consigli comunali tramite ovviamente democratiche e regolari elezioni siano una bella cosa specie in questo periodo storico del nostro paese caratterizzato da un sempre maggior non ascolto da parte della classe dirigente dei reali bisogni della popolazione. E che sia Beppe Grillo o pinco pallino a sponsorizzare certi fenomeni perchè magari hanno un certo carisma tra la gente non credo sia importante, non credo si tratti sempre e comunque di populismo o qualunquismo: credo che se tutti ci responsabilizzassimo riguardo alle questioni del nostro territorio e via via tramite delegati da noi nominati facessimo arrivare le proposte a chi poi le deve mettere in atto, sarebbe un grande passo per riappropriarci del nostro presente, del nostro futuro e del nostro paese.
Stasera sto scrivendo come un idiota, me ne accorgo, probabilmente sarà la stanchezza.....mmmh.Spero comunque di aver reso l'idea di quello che penso riguardo ad un nuovo modo di fare politica, libero da qualsiasi forma di controllo legata a interessi economici e che miri solo al bene di noi cittadini. Ci hanno fatto sempre credere che queste sono belle parole adatte ad una ambientanzione fiabesca, credo sia il momento invece di convincersi che se vogliamo dare un futuro ai nostri nipoti tante alternative non le abbiamo.

01/03/09

Tutto rallentato, quasi fermo.

Questa sera ho visto in tv, su RAI 3, la quarta puntata del ciclo "Presa diretta" del buon Iacona, e trattava come tema il futuro, inteso come prospettive di crescita in questo periodo del nostro presente contrassegnato dalla grande crisi. Non voglio stare qui a fare il riassunto della puntata, anche perchè come gia detto qualche post addietro c'è la possibilità di rivedersi le intere serate in rete nel sito del programma: la cosa tragica che è passata come mesaggio è che in Italia se hai idee, voglia, entusuasmo devi per forza muoverti senza contare sull'aiuto di nessuno! Con "nessuno" intendo lo Stato in primis e le banche o altro istituto di credito che non fanno nulla, ma proprio nulla, per aiutare le realtà che hanno, nonostante il momento drammatico per le economie, dei piani di investimento e programmazione futura ben definiti e che se incentivati probabilmente darebbero veri risultati. Per risultati si intende innovazione dei prodotti, quindi vendibilità sul mercato perchè sempre all'avanguardia, quindi il tutto tradotto in creazione di posti di lavoro, che al giorno d'oggi sono merce ben rara...
Ci sono realtà nel Paese che con le loro sole forze riescono a fare ricerca e creare nuove strade per ottenere veri e propri risultati concreti, rischiando del loro e basta! Se queste aziende dovessero attendere aiuti pubblici, probabilmente avrebbero gia chiuso i battenti da un pezzo, soffocate dalle varie burocrazie, dai tagli che si operano indistintamente a qualsiasi settore produttivo, dal continuo rinnegare la meritocrazia da parte di chi dovrebbe scegliere chi premiare o meno con incentivi di vario genere e dalla disarmante arretratezza dei mezzi tecnologici a disposizione dello Stato stesso.
Anche nel pubblico, e quindi parlo di Università dove si dovrebbe fare la ricerca che permetterebbe l'apertura di nuove strade produttive, si vive sempre e solo di precariato perenne, laddove si dovrebbe dare sicurezza per il futuro a quegli individui che dovrebbero farla la ricerca. Invece non viè certezza del domani per nessuno, e giustamente chi può scappa all'estero a da là poi, in un secondo tempo, i cosiddetti "cervelli in fuga" ci faranno una impari concorrenza a livello tecnologico perchè avranno avuto la possibilità di mettere in pratica le loro genialità.
Il discorso si può applicare a qualsiasi settore e il nocciolo della questione non sta nel volere chiedere risorse allo Stato, ma la richiesta è quella di mettere a disposizione le strade e soprattutto la complicità di veduta a quelle realtà produttive che hanno veramente delle idee e delle prospettive. La nostra classe dirigente, come gia sottolineato altre volte, è vecchia e ottusa, non ha la volontà e il coraggio di scegliere strade nuove: prendiamo ad esempio gli accordi stipulati la settimana scorsa con la Francia riguardo al nucleare. Il fatto che si voglia riprendere in mano una tecnolgia che abbiamo abbandonato 20 anni fa non è positivo, non è una scelta che guarda al futuro!! Il tempo perso in due decenni non si recupera più in 10 anni, lo sforzo economico che si metterà in atto non solo per la costruzione ma anche per la formazione dei vari tecnici è smisurata in confronto a quello che si otterrà e soprattutto ai tempi bibilici che la cosa richiede. Il momento di grave carenza monetaria e energetica richiede scelte profondamente innovative e rapide, ci vogliono proposte nuove e a basso impatto ambientale, ci vuole il coraggio di tentare nuove strade!! Se le energie che si impegneranno nel progetto nucleare venissero impiegate nella ricerca e nello sviluppo dei mezzi per lo sfruttamento delle rinnovabili probabilmente, anzi sicuramente, tra 11 anni, tempo previsto per la messa in funzione dei reattori (....), avremo una quantità tale di innovazione che otterremo magari gli stessi risultati quantitativi come energia prodotta, ma saremmo all'avanguardia come ricerca in determinati settori! E questo sarà importantissimo per gli ulteriori anni a venire...Senza dimenticare che ricerca = creazione di posti lavoro, sfruttamento delle eccellenze che le nostre Università sfornano e il fatto che ci potremmo tenere in casa quelle risorse umane che spesso il resto del mondo ci invidia! Ci hanno sempre messo in testa che per quanto illimitate e a costo ambientale zero, le energie rinnovabili non riuscirebbero mai a soddisfare il nostro fabbisogno energetico come fanno i classici quanto obsoleti carburanti fossili o il nucleare: sono convinto che siamo stati vittima di una colossale disinformazione volutamente ordita da quella parte di società che ha profondi interessi nel mantenere le cose come sono sempre state negli ultimi 70 anni. Sono altresì convinto che se una parte delle risorse mondiali che si sono spese in ricerca in tutti questi anni fossero state indirizzate per la ricerca di un sempre migliore sfruttamento delle energie alternative, probabilmente oggi una grande percentuale del nostro fabbisogno energetico sarebbe prodotto a impatto ambientale zero!
D'altronde basta pensare che un banale motore a combustione interna di oggi consuma e inquina 1000 volte meno di uno di 35/40 anni fa, e il concetto di funzionalità alla base del motore in questione è lo stesso....
In Italia c'è da rivedere tante cose, siamo arrivati a un punto che dobbiamo per forza rinnovarci a fondo, sia come strutture ma prima ancora come mentalità: se non ci togliamo dal mezzo i nostri attuali governanti che non hanno la lungimiranza necessaria per migliorare le nostre condizioni temo che questa volta, di fronte a fenomeni socio-economici di così larga scala all'Italia non basterà attaccarsi alla sua proverbiale capacità di riuscire grazie a un'innata genialità individuale che tutti ci invidiano per togliersi dal pantano in cui siamo caduti. Non ci saranno ganci a cui aggrapparsi, e quando la nave affonda purtroppo sappiamo tutti come ci si comporta per tentare di salvarsi la vita...
 

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