15/12/09

Sinceramente, non mi stupisco.

Alla fine gli eventi seguono sempre il proprio corso, il destino, anche se io personalmente non ci credo, a volte se stuzzicato oltremisura fa si che si realizzi, come un bel libro di fantasia, che piacevolmente si legge in queste sere fredde, fa presagire un lieto o un drammatico fine.
Così, per farla breve, si è arrivati a quello che da tanto tempo oramai si poteva intuire che succedesse, ovvero un più che diretto attacco fisico al Vostro Presidente del Consiglio. E, cosa ancor più drammatica e simbologicamente importante, il tutto è accaduto nella cornice della piazza del Duomo, a Milano, la dolce Milano amica, il luogo dove più di ogni altro al mondo il buon Silvio si sentiva a casa e protetto. Sarcasmo della vita...
Non sto a sindacare sulla gravità del gesto, non sono cinico o superficiale, la violenza in generale è sempre una cosa che oltre a causare sofferenza, tecnicamente non porta a nulla di buono, non risolve nulla. Anzi, probabilmente la martirizzazione ulteriore del Premier ce la dovremo sorbire per giorni e giorni, fino alla nausea e se si votasse domani ci sarebbe un  + 2,5% nelle preferenze....Italiani dal cuore tenero e dalla dignità pari a "0"!
Quello che voglio sottolineare è che a mio modo di veder le cose è ovvio che in Italia si sia creato un partito fantasma, ovvero non ufficializzato, che basa il suo pensiero sull'odio nei confronti non di un ideale, di un movimento, o di uno schieramento politico, ma nei confronti di un uomo solo : Berlusconi. Ed è quello che lui ha in fondo voluto in tutti questi anni di autocelebrazione, nel bene e nel male. Se tu basi la tua campagna personale, politica  e elettorale solo ed esclusivamente sulle tue capacità come uomo e, come imprenditore, come statista e come politico, senza mai far ricadere il merito dei tuoi successi su nessun'altro è ovvio che tutte le forze di opposizione si accaniscano su di te.
In 20 anni B. ha monopolizzato molta dell'attenzione mediatica sulla sua persona: è sceso in campo vendendosi come colui che avrebbe risollevato il Paese dopo l'uragano di Tangentopoli, ha creato in quattro e quattrotto un partito, Forza Italia, a sua immagine e somiglianza, stabilendo lui gerarchie interne e metodi meritocratici. Ha sempre deciso lui le alleanze, facendo e disfacendo senza dare almeno l'impressione di chiedere pareri a eventuali consiglieri.
Berlusconi ha sempre puntato molto alto nella sua carriera politica, e ha sempre giocato un solo cavallo spacciandolo assolutamente come vincente : se stesso.E' normale dunque che in Italia il primo partito, anche questo non ufficializzato causa ipocrisia dilagante, sia L'Antiberlusconismo ; solo Di Pietro a volte ha in parte ammesso questo. E tutti quelli che sono simbolicamente all'opposizione devono marchiarsi di questo titolo, perché in Italia da 15 anni a questa parte si confrontano da una parte rimasugli di ideologia, se così si può ancora definire, dall'altra un solo uomo! Ricordatevi che tolto B. rimarrà ben poco del Popolo della Libertà, di questo ne sono convinto: questo movimento ha ragion d'essere in quanto esiste ancora il suo fondatore. Non ci sono idee, non ci sono progetti se non quelli di difendere il leader dagli attacchi della Magistratura, non ci sono sopratutto uomini carismatici e validi per sostituire l'imprenditore eccezion fatta per quel soggetto confuso e in balia della sua dignità di nome Fini, il quale però dubito abbia un riscontro pubblico  paragonabile a quello odierno. Vedo piuttosto un drappello di ignoranti xenofobi e razzisti che si nascondono dietro l'epitaffio a forma di un fiore stilizzato e verde  e che si fanno chiamare "leghisti" i quali vivono sull'onda del successo personale del Premier ma che senza il loro destriero ricco di consenso potrebbero legiferare solo in quelle lande desolate e culturalmente povere del Nord-Est, con il loro piccolo 11% (stando alle ultime consultazioni Europee) e che non riuscirebbero a governare un intero paese nemmeno per 10 minuti, visto che non sanno e non conoscono l'Italia. Vivono e si autofecondano tra di loro, temendo la conoscenza e la cultura delle cose come temono le differenze etniche e gli usi e i costumi dei popoli del mondo.
Per questo ritengo che il violento attacco dell'altro giorno a Silvio è un normale evolversi degli eventi, anche perché le parole e i concetti espressi negli ultimi mesi dal governo, e in prima persona dal suo leader, minano la tranquillità di ogni cittadino: i continui attacchi alla Magistratura, sostenendo che al suo interno siano presenti flange politicizzate di sinistra che tentano di far cadere il governo democraticamente eletto, la delegittimazione continua degli organi giudiziari, l'approvazione di norme quali ad esempio lo scudi fiscale, un banale e ovvio condono a favore di tutti i disonesti e a discapito degli onesti lavoratori che ancora credono nella legalità
E poi il Lodo Alfano prima, e il processo breve ora, la privatizzazione dell'acqua (e qui si aprirebbe un discorso enorme....), la sibilata norma in finanziaria che dice di vendere i beni a normali aste riregalando di fatto il maltolto ai vari clan mafiosi che così potrebbero tramite prestanomi rientrare in possesso del loro potere economico. E potrei andare avanti per ore, come ad esempio la spocchiosa e continua presunzione di non dover sottostare alle critiche provenienti da trasmissioni televisive, avversari politici più determinati di altri, dalla piazza, dalla Rete : tutti atteggiamenti che hanno creato in questi anni un reale settore della società che fomenta vero odio nei suoi confronti.
L'opposizione dal canto suo nulla fa e nulla ha fatto in questi anni per impedire i tentativi continui di stuprare la Democrazia da parte di B., concedendogli spazi a volte imbarazzanti d'azione e spesso dando l'impressione di essere complice per poter eventualmente trarre vantaggi dalla permanenza nei luoghi di comando del presunto avversario politico.
Cercando ora di chiudere degnamente questo post, dico che mentre condanno fermamente l'uso della violenza in ogni sua forma e verso chiunque, sostengo altrettanto fortemente che tra chi ha fomentato l'odio e il dissesto sociale possiamo tranquillamente annoverare il Vostro Presidente del Consiglio insieme ai suoi sgherri    Leghisti, e l'opposizione che oltre a rispondere a traino alle provocazioni, gettando quindi benzina sul fuoco, ha avuto poche iniziative personali, poveri come sono di acume critico.....
Programmi televisivi, attacchi provenienti dalla stampa (più o meno qualificata, ma lasciamo perdere....) e manifestazioni di Piazza credo rappresentino forme democratiche, seppur a volte decise e dure, di espressione diretta del popolo, la voce senza filtri di chi avendo il diritto di voto alle urne  vuole avere il diritto anche di  manifestare il proprio dissenso, e dato che non tutti hanno 5 televisioni e una manciata di testate giornalistiche per urlare le proprie sciocchezze o esprimere le proprie idee, credo che certe forme di comunicazione  vadano difese.

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