25/03/09

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Botta e risposta tra Gioacchino Genchi e Gianluigi Nuzzi su FACEBOOK PDF Stampa E-mail
Documenti - Altri documenti
Scritto da Marco Bertelli
Giovedì 19 Marzo 2009 19:04
Botta e risposta tra Gioacchino Genchi e Gianluigi Nuzzi su FACEBOOK (19 marzo 2009)
di Marco Bertelli

Facebook, il popolare sito di social network, sta diventando uno strumento molto comodo per scambiarsi informazioni ed organizzare iniziative a partire dalla rete. Vogliamo prestare all´attenzione degli utenti uno scambio di battute che si é svolto giovedí 19 marzo 2009 tra il dott. Gioacchino Genchi ed il giornalista di PANORAMA Gianluigi Nuzzi, scambio di battute che ha avuto luogo sulla bacheca di Facebook dei due interlocutori e pertanto pubblico e visibile a tutti i loro rispettivi contatti.

Vista la grave mistificazione fatta da diversi organi istituzionali e di stampa sull´operato del dott. Genchi, riteniamo giusto pubblicare le parti piú significative di questo colloquio per far capire quanto siano false ed infondate le piú recenti accuse che vengono mosse al dott. Genchi, nel caso particolare quelle di aver fatto degli accessi abusivi all´anagrafe tributaria nell´ambito delle indagini sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone.


Il dott. Genchi ha postato in mattinata sulla sua bacheca di Facebook il seguente messaggio di auguri per la festa del papá:

"Auguri a tutti i papà, in una Patria che ormai sembra rimasta orfana ... L'affetto e l'abbraccio dei miei figli mi consola e mi aiuta a combattere"


A stretto giro di posta Gianluigi Nuzzi replicava agli auguri del dott. Genchi con il seguente commento:

"Ricambio gli auguri...seppur mal tollerando alcune tue bugie..."


La replica del dott. Genchi seguiva di pochi minuti:

"Le bugie sono solo quelle che scrivi tu e il tuo giornale, solo al servizio di chi vi paga."
Gianluigi Nuzzi rispondeva:
"Troppo facile Gioacchino, mi aspetto di più , che bugie avrei scritto? Invece ricordo perfettamente che a me e David negli studi di Telelombardia negavi di aver compiuto accessi patrimoniali, ora sei indagato anche per questo no?"


Ed ecco la replica conclusiva del dott. Genchi che fa piazza pulita di ogni fantomatica "bugia":

“Vedo che sei bene informato! Sicuramente sei più informato di me, visto che alla stampa la Procura della Repubblica di Roma ha fatto sapere più di quanto non ha detto a me. Non c'è una sola mia attività di consulenza o di perizia - dicasi una - in cui mi sono mai occupato di indagini patrimoniali o fiscali. Non ne capisco nulla di indagini patrimoniali e/o fiscali e non ho mai fatto mistero della mia ignoranza. Conosco solo il mio lavoro, che è noto a tutti. Per il resto non sono mai stato un tuttologo. Se fossi un esperto di diritto tributario e fiscale non pagherei, come pago, tre consulenti, per occuparsi della gestione delle mie attività. Ciò posto ti preciso di avere solo verificato la corrispondenza di alcuni codici fiscali, con i quali risultavano intestate alcune schede telefoniche GSM. Sai benissimo quanto è facile generare un codice fiscale falso, anche con uno dei tanti programmi distribuiti su Internet. Sai pure quant'è facile attivare una scheda GSM con un codice fiscale falso. L’unico modo per verificare la corrispondenza al vero di un codice fiscale e la reale esistenza del soggetto che assume di essere titolare, è l’interrogazione delle banche dati (pubbliche) dell’anagrafe tributaria. Io ho solo fatto questo, sempre e soltanto su specifica e dettagliata autorizzazione di tutti i magistrati che mi hanno conferito gli incarichi, compresi quelli della Procura della Repubblica di Roma, con i quali ancora lavoro in indagini molto complesse, riguardanti anche degli omicidi. Non potendomi attaccare su altro, grazie ai tuoi amici generali della Guardia di Finanza su cui stavo indagando, hanno cercato su cosa fregarmi, visto che il Pubblico Ministero Luigi de Magistris (come tutti i Pubblici Ministeri ed i Giudici di Italia), mi aveva autorizzato ad accedere all’anagrafe tributaria, per verificare i codici fiscali delle utenze telefoniche. Grazie a questa scusa hanno avuto gioco facile per perquisirmi e portarsi via tutti i miei dati, compresi quelli che li riguardavano direttamente, senza nemmeno contestarmi quali codici fiscali io avrei interrogato abusivamente, senza averne titolo. Nel decreto c’è scritto che io avrei interrogato i codici fiscali di soggetti di Milano che non potevano avere alcuna attinenza con le indagini sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone. Tutti sanno gli sforzi investigativi che sono stati fatti proprio su Milano nel vano tentativo di rintracciare la bambina. La vicenda del filmato del metronotte, le indagini sui rom lo confermano. Tutto questo è un assurdo. Penso al dolore che ha potuto provare la povera Piera Maggio, solo per il fatto di come l’indagine della Procura di Marsala (vedi caso!) sulla scomparsa della figlia, sia stata presa a pretesto per colpirmi. Prima – se ben ricordi, visto che anche su queste fesserie avete scritto sul tuo giornale – mi erano stati contestati gli accessi abusivi alla Vodafone con la password della Procura di Marsala. Resisi conto delle stupidaggini che avevano detto (anche gli “scienziati” del COPASIR) hanno fatto marcia indietro e non hanno più parlato della Vodafone e di quanto gli interessati dirigenti di quell’azienda avevano riferito. Adesso, visto che gli aspetti principali delle indagini di Catanzaro coinvolgevano alti ufficiali della Guardia di Finanza, hanno cercato di giocare in casa, con i presunti accessi abusivi all’anagrafe tributaria, senza che mi sia stato contestato concretamente un solo nome e/o un solo codice fiscale che io avrei “abusivamente” interrogato, accedendo ad un dato pubblico per ogni cittadino italiano che volesse farlo. Nessuno alla Procura di Roma, però, si è accorto come vi siete procurati al tuo giornale i dati dei miei redditi (sui quali ho pagato anticipatamente le tasse) che invece erano riservati e che sono stati resi noti solo grazie ad una illecita intromissione negli archivi dell’anagrafe tributaria. Chiedi quindi ai tuoi amici della Guardia di Finanza cosa sono gli accessi abusivi all’anagrafe tributaria e come si fanno. Con l’occasione chiedigli pure chi ha fatto gli accessi sulle mie denunzie dei redditi e su quelle dei miei onesti familiari. Se lo fai farai uno scoop e sarai un giornalista che vuole solo ricercare la verità e non rendere il proprio servizio al padrone di turno che gli somministra lo stipendio.

Con questo ti saluto, solo perché ho perso troppo tempo ed ho cose più importanti da fare. Siccome ti stimo, perché so che sei un bravo giornalista, ti prego di ritirare l’epiteto di bugiardo che mi hai dato. So pure che la tua coscienza te lo impone, perché anche dietro un cronista come te (sicuramente bravo) c’è un uomo coi suoi sentimenti e le sue idealità.

Per come ti ho conosciuto e ti conosco (e per come ti ho pure apprezzato) so che su molte cose la pensiamo allo stesso modo. Io, però, ho la grande fortuna di essere un uomo libero ed indipendente, che dice le cose che pensa e non ha paura delle cose che fa. Tu, purtroppo, non hai potuto avere la mia stessa fortuna ed in questo hai tutta la mia comprensione e solidarietà, anche se ora sei costretto ad attaccarmi, pure su facebook.


Gioacchino Genchi


p.s. Tanti auguri comunque, visto che anche tu, Gianluigi, sei un fortunato papà, come lo sono io!

Non c'è rimasto tanto tempo oramai, il pericolo per la nostra libertà e non mi vergogno a dirlo si fa sempre più concreto.

Siamo di fronte ad una nuova generazione di DITTATURE che non si basano sulla violenza generalizzata come accadeva un tempo: non si vedono più esplicite uccisioni di oppositori politici, carcerazioni di massa, bande armate di manganello andare in giro per la città a menare gente dissidente che parlotta contro il regime. Non si vedono più manifesti con enormi faccioni stampati sui publici uffici e non esiste uno stile costruttivo degli edifici tipico del ventennio. Non c'è neanche un'esaltazione della forza militare o l'instaurazione di una polizia speciale per "compiti" particolari...

Oggi la dittatura in Italia, evitando gli sbagli del passato, si fa con la TELEVISIONE e la finta cultura che essa trasmette! Le volontà di chi comanda si insinuano nelle nostre menti tramite la PUBBLICITA' delle cose più assurde, tramite gli SPETTACOLI vuoti di contenuti veri che riempiono i palinsesti delle reti, i corpi sempre più nudi di ballerini e ballerine servono ad assuefarci ad un melenso e perenne stato di pseudo-eccitazione ormonale che ci annebbia. Il vuoto che ci viene infilato a forza nel cervello serve a sopire le volontà di ognuno di noi di ribellarci e di RAGIONARE: se tu ad un cervello medio gli dai sempre e solo merda da leggere, da guardare o ascoltare alla fine quel cervello dirà che persino la merda è buona e bella! Se tu ad una platea di milioni di telespettatori offri come cibo per la mente per il 90% sbobba vuota e di facile digestione e rileghi la CULTURA e i programmi in cui si ragiona e si favorisce il pensiero ad una fascia sempre più sottile e sempre più inraggiungibile (vedi i bei programmi alle ore una della notte...) , quella platea in un lasso di tempo più o meno lungo si asueferà al nulla, e le menti si adatteranno a tutto quello che gli verrà propionato!

La storia che certe programmazioni sono giustificate dall'alto gradimento è una colossale bufala: per forza la gente guarda certe porcherie, c'è un rapporto di 1 a 100 con i programmi che hanno un minimo di spessore culturale. Senza parlare poi della deformazione della realtà che i Tg danno e del penoso stato della nostra editoria sempre più schiava delle lobbie di turno che sborsa gli stipendi dei giornalisti.

In Italia si è operato e si sta operando un megaprocesso di indottrinamento delle generazioni che a mio avviso non ha precedenti nella storia moderna dell'uomo! Non posso credere che certe cose accadano da noi e che nessuno, NESSUNO riesca a contrapporsi. Si sta lasciando fare a Berlusconi e alla sua banda quello che vogliono, non si ha la forza più di controbattere. Vi invito a vedere il film "V per vendetta", è a mio avviso molto inerente alla nostra realtà.

Le armi più potenti dell'era moderna non sono quelle convenzionali che conosciamo, missili aerei o bombe, ma sono i mezzi di comunicazione e in primis la Televisione : ti entra in casa, ti guarda e ti violenta ogni giorno e tu sei troppo stanco e preso dai grandi problemi quotidiani che non hai la FORZA e la VOGLIA di opporti. E chi manovra i fili lo sa benissimo questo, e non gli resta altro da fare che aspettare che il gioco sia finito. Piano piano stanno modellando la realtà del paese come meglio gli conviene e quando forse ce ne accorgeremo probabilmente sarà troppo tardi, non ci saranno molte alternative....Confido nella tanto criticata Comunità Europea nella speranza che almeno gli Stati che la compongono mantengano la lucidità e l'obbiettività per criticarci qualora le cose degenerassero. Per fortuna di Berlusconi ce ne è solo uno, per sfortuna ce lo abbiamo noi.

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