21/01/11

Il mondo alla rovescia.

Gli scontri sociali in questi ultimi anni in tutto il mondo stanno aumentando sempre di più, e in maniera trasversale e avvengono a tutte le latitudini. La gente è sempre più irrequieta, i popoli sempre più impauriti e preoccupati di un futuro che si fa ogni giorno che passa sempre più precario e incerto.
Il comune denominatore di tutti questi moti di rivolta è che la gente che la maggior parte di coloro che vi partecipa appartiene in generale alla classe media, quella che sta tra la povertà e il benessere. la classe che forse ha più da perdere rispetto alle altre, perchè se il tenore di vita dovesse ulteriormente abbassarsi si spalancano le porte della prima miseria, dei grandi sacrifici e del non arrivare tranquillamente a fine mese, come si usa dire.
Mentre chi già vive sotto il livello di guardia, aimè, in un certo senso conosce già il sapore della rinuncia a tante cose, anche se non ci si abitua mai a certe condizioni di vita....
in cima a questa ipotetica piramide, ovviamente, ci sono loro, i benestanti, quelli per capirci che certi odori e certi sapori acri e cattivi non li hanno sentiti e non intendono affatto sentirli. Vivono nella loro bolla di rose e fiori e solo una minima parte di loro sa da dove viene il benessere che hanno, ovvero dal duro lavoro e da scelte oculate e precise. Non certo da giorni passati a sguazzare nel lusso spendendo e spandendo a destra e a manca godendosela fino all'ultimo! (beati loro........)
Ebbene, in questa fascia,  c'è anche tutta quella classe dirigente economica che tiene in mano i fili della classe dirigente politica, quella classe che prende le decisioni che interessano a chi vive nelle parti basse della solita piramide.Infatti come già detto nei post precedenti di questo blog, la politica ha cessato di compiere la sua missione principale, e cioè governare e decidere per il bene cittadini, i veri proprietari della Democrazia, nel momento in cui l'economia, il soldo per intenderci, ha preso le redini del potere. Potere globale, che riguarda l'intero Pianeta.
Il capitalismo si è guadagnato il titolo di unico sistema organizzativo sociale valido, quello che più di tutti gli altri che si sono succeduti nel tempo o che esistono ancora oggi, secondo chi appunto tiene le redini del potere economico, da più dignità all'individuo e gli dà la possibilità di realizzarsi e di arricchirsi. Secondo appunto chi si ritrova il coltello dalla parte del manico.
Poi è sopraggiunta la grande crisi economica, che da circa 4 anni imperversa su tutti i mercati internazionali, e questa crisi da cosa è stata causata principalmente?? Secondo me la causa principale è stata l'ingordigia dell'essere umano. La non capacità di controllarsi di fronte al guadagno, la spasmodica ricerca di trovare strade sempre più complesse e intricate per fare guadagno, e il fatto che sempre di più si è cercato di fare denaro sul denaro, e non sul lavoro, sulle cose tangibili. Il tutto è partito, semplificando molto, dalle banche, dagli istituti di credito che finanziano, tra l'altro, la politica dei vari Paesi, e a cui non si può mai dire di no!
La crisi è partita, o arrivata, anche dalla globalizzazione, un fenomeno che per vent'anni ci è stato propinato come grande conquista e che in realtà, a mio parere, l'unico beneficio ottenuto è stato a vantaggio delle multinazionali, enormi agglomerati aziendali che insieme alle banche fanno il buono e il cattivo tempo dell'umanità intera.
E chi secondo questi signori la crisi la deve pagare? I cittadini, il popolo, la gente comune che in fondo in fondo sono proprio quelli che permettono agli avvoltoi altolocati di mantenere i loro vantaggi sociali. Se ci pensiamo bene infatti tutto, ma proprio tutto, politica compresa, gira attorno ad una cosa : il consumo dei beni. il consumismo. E chi compra in percentuale di più? Noi, il volgo, la gente.
Per assurdo se domani l'intera popolazione mondiale, o almeno chi può permetterselo, smettesse di fare acquisti per una sola settimana, ad esempio, crollerebbe tutto. Tutto.
Nonostante questo concetto, semplicissimo per altro, il conto della crisi la stanno facendo pagare ai più deboli (che in realtà sarebbero i più forti...) , chi deve rinunciare a qualcosa, molto o poco che sia, siamo noi, sono le famiglie: se a noi ci tolgono una parte del nostro danaro che ci serve per sostenerci ce ne accorgiamo subito, facciamo fatica ad arrivare a coprire tutte le spese necessarie, a mantenere un livello dignitoso ai nostri figli.
Basterebbe che gli stratosferici bilanci delle multinazionali o delle banche più grandi venissero leggermente diluiti nel tempo e le cose sicuramente si metterebbero nel giro di poco a posto. Spiego. se u'azienda intende fare per l'anno 2011 un utile di cinque miliardi di euro, per esempio, da qualche parte quei soldi li farà comparire, magari con politiche particolari, o magari imponendo assieme ad altre aziende come lei alla classe dirigente di un determinato Paese di prendere determinate decisioni che le favoriscano (vedi il nostro Governo nei confronti di Marchionne).
Se ci fosse più rispetto e più maturità nell'uomo inteso come essere, probabilmente basterebbe che quei  cinque miliardi invece di volerli ottenere in 12 mesi decidessero di ottenerli in 18, e il peso della crisi verrebbe distribuito su molti più soggetti dalla forza diversa.
Solo un esempio, molto semplicistico, sicuramente, ma spero che sia passato il concetto.
Tornando al discorso iniziale riguardante le manifestazioni violente che sempre di più si vedono nelle piaze di tutto il mondo, credo siano inevitabili se si continuerà a impoverire la maggioranza degli abitanti del Pianeta.Siamo numericamente molti di più noi di coloro che decidono sulla nostra pelle il loro benessere sempre più elevato, sono numericamente di più i poveri che i ricchi, hanno più forza i nullatenenti che i benestanti. Tutto grazie al signor capitalismo sfrenato e sregolato, ma questo è un altro discorso.......
Prima lo capiscono, quelli che abitano il vertice della piramide, e prima si scongiurerà una carneficina che all'orizzonte si fa sempre più concreta......
E non sarà certamente una guerra tra poveri, come hanno fatto in modo che accadesse  finora, ma una guerra che andrà a prendere anche gli inquilini di quelle menzionate " bolle rose e fiori " !

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