24/12/08
Beh, allora sono qui.
Sto scrvendo cose che il Mondo potrebbe leggere.
Credo che sia come parlare alla radio in diretta nazionale, nel senso che quando premi il bottone che ti manda in onda, tutti quelli che sono all'ascolto (per volontà o per puro caso) ti ascoltano. Potrei anche essere un po' emozionato, o no? Me lo concedete? Sono davanti ad uno schermo e quello che il cervello pensa, debitamente adattato alla logica delle parole e della comunicazione, viene scritto. Datemi un attimo....usando paroloni potrei definirmi l'editore unico del mio "giornale pensiero". Il Vittorio Feltri della situazione...no, meglio usare un altro esempio, meno limitato...: dunque, ..il Gatti Filippo della situazione, ecco, così mi piace! In effetti con questi strumenti che ci mettono a disposizione ognuno di noi diventa ""giornalista"" del suo presente, un presente fatto delle proprie cose e delle proprie emozioni, senza rendere conto a nessuno, tantomeno ad un "ordine" tipo quello appunto dei giornalisti che c'è in Italia e che secondo me sminuisce ed offende la categoria. A proposito, secondo voi, Italia lo devo scrivere con la maiuscola o con la minuscola? Nel senso, il nostro paese ha le carte in regola per essere immortalato in un discorso con tanto di scrittura signorile o visto come vanno le cose da un po' di tempo a questa parte è sufficiente parlare di lui con una forma poco più che amichevole....Ditemelo voi, sono curioso, perchè non so come interagire con la mia nazione. Io sono profondamente innamorato dello stivale, sono pronto a investire in lui emozioni e voglia di crederci, ma a volte e sempre più spesso il vedere come viene gestito e valorizzato mi fanno passare ogni voglia.
Ma avrò modo di parlare di questo in altre occasioni. Ero rimasto che sto scrivendo in un BLOG, il mio BLOG, e questo per ora mi basta davvero tanto!
Sto scrvendo cose che il Mondo potrebbe leggere.
Credo che sia come parlare alla radio in diretta nazionale, nel senso che quando premi il bottone che ti manda in onda, tutti quelli che sono all'ascolto (per volontà o per puro caso) ti ascoltano. Potrei anche essere un po' emozionato, o no? Me lo concedete? Sono davanti ad uno schermo e quello che il cervello pensa, debitamente adattato alla logica delle parole e della comunicazione, viene scritto. Datemi un attimo....usando paroloni potrei definirmi l'editore unico del mio "giornale pensiero". Il Vittorio Feltri della situazione...no, meglio usare un altro esempio, meno limitato...: dunque, ..il Gatti Filippo della situazione, ecco, così mi piace! In effetti con questi strumenti che ci mettono a disposizione ognuno di noi diventa ""giornalista"" del suo presente, un presente fatto delle proprie cose e delle proprie emozioni, senza rendere conto a nessuno, tantomeno ad un "ordine" tipo quello appunto dei giornalisti che c'è in Italia e che secondo me sminuisce ed offende la categoria. A proposito, secondo voi, Italia lo devo scrivere con la maiuscola o con la minuscola? Nel senso, il nostro paese ha le carte in regola per essere immortalato in un discorso con tanto di scrittura signorile o visto come vanno le cose da un po' di tempo a questa parte è sufficiente parlare di lui con una forma poco più che amichevole....Ditemelo voi, sono curioso, perchè non so come interagire con la mia nazione. Io sono profondamente innamorato dello stivale, sono pronto a investire in lui emozioni e voglia di crederci, ma a volte e sempre più spesso il vedere come viene gestito e valorizzato mi fanno passare ogni voglia.
Ma avrò modo di parlare di questo in altre occasioni. Ero rimasto che sto scrivendo in un BLOG, il mio BLOG, e questo per ora mi basta davvero tanto!
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1 commenti:
filip si legge strano..prima piccolo poi grande. è il blog o sono io??
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